We are the champions
oggi torno in prigione
porto la mia tastiera le cuffie e il pedale
li dò in donazione a un detenuto
Leo ha solo ventun’anni
nero e con capelli raccolti in più ciuffetti
ha sempre l’aria parecchio abbattuta
ma il mese scorso si è illuminato quando mi ha visto suonare il piano
Leo entra in classe
e la mia capa mi avverte che ha avuto una settimana difficile
non sta bene psicologicamente e ha creato vari problemi
infatti ha un muso lungo e guarda a terra
quando gli mostro la tastiera e gli dico
-now it’s yours
non reagisce
dice tutte le parole giuste
‘miss I’m very grateful… miss thank you so much for this..I appreciate it..really’
ma il viso non sembra seguire le parole e il body language nemmeno
gli spiego come collegare i cavi e le cuffie
fingo di aver bisogno di aiuto per farlo sentire utile
ha movimenti lenti e cerca di seguirmi ma è come se non fosse lì
la lezione comincia
ci sediamo tutti a cerchio e di fronte a me
dall’altra parte del cerchio c’è un tipo nuovo
impossibile non notarlo perchè
nonostante sia bianco
è incredibilmente bello
difficile saperlo inglese
è alto circa 1.90
ben piazzato
un viso da attore holliwoodiano
capelli biondo cenere e occhi azzurri
ma non è questo che attira la mia attenzione
è il suo viso accigliato
un esercizio ritmico suggerito dalla mia collega
coinvolge corpo mente e memoria
body percussion fatto a canone
il bello e imbronciato mi guarda di sottecchi
e sposta subito lo sguardo quando mi giro
al momento dell’open mic
i ragazzi possono esibirsi con i loro testi
cantare un pezzo o suonare
si alza un tipo bianco sempre gentile e sorridente
Peter ha le mani sporche di bianco
e una spatola verde
ha un lavoro come imbianchino nella prigione
canta il pezzo di lionel richie
‘hello is it me you’re looking for’
sporco di vernice e con la spatola verde che sbuca dalla tasca della tuta
è molto nervoso e ha un sorriso tirato
penso si vergogni di aver scelto un pezzo così romantico
quando apre bocca mi rivela una voce reale
un pò incerta
pulita
bellissima
attenzione: non è sempre intonato e ogni tanto perde il tempo
ma le frasi che azzecca sono incredibilmente intense
il pezzo finisce con ‘I love you’
ma per Peter è evidentemente troppa roba
quindi si mette a ridere
getta a terra il testo
e invece di cantare la frase la dice e basta
butta là ‘I love you’
come vergognandosi di aggiungere la melodia a quelle parole già troppo sdolcinate
il bello e accigliato
si gira verso la mia collega che suona il piano
apre bocca dopo un’ora che è qui
e hear hear…. ha un forte slang cockney!!!
-sai che ha aperto un nuovo macellaio all’angolo?
sai come ha chiamato il negozio?
‘hello is it MEAT you’re looking for?’
ok: sono nei guai
è bello scontroso problematico parla cockney ed è divertente
il mio tipo aimè!
il bello canta frank sinatra
fly me to the moon
la prima strofa intonatissimo voce vellutata e un notevole vibrato
la seconda strofa dopo il solo di piano
va completamente fuori e stona tutto il pezzo
il ragazzo deve studiare!
poi tocca a Tom
non è in forma
ed è il momento di We are the champions
è ripegato su sè stesso e la testa penzoloni mentre segue il testo
‘I’ve paid my dues time after time
I’ve done my sentence but commited no crime
and bad mistakes I’ve made a few
I’ve had my share of sand kicked in my face but I’ve come through!’
attacca la prima parte della strofa
e per la prima volta da quando è qui
riesco a sentire un pò di verità
l’ultima frase è articolata
include un climax melodico e dinamico con una nota finale alta
che lui brillantemente e inaspettatamente
canta con voce di testa
non pensavo l’avesse e forse manco lui!
mi giro di colpo
ma lui ha già smesso di cantare
con la voce rotta confessa
-cantavo questo pezzo davanti a centinaia di persone nel musical dei queen
nel west end e ora… le parole sembrano prendere per il culo la mia vita… non posso cantarla!
durante la pausa gli vado vicino
lui sa che a me non piace e io non piaccio a lui
però gli dico
-can I tell you something?
so che quel pezzo ti ha fatto sentire fragile ma la vulnerabilità ha reso la tua voce molto interessante…..
-I know what you mean ..
poi mi dirigo verso il bello accigliato
provo a fare convenevoli
è timidissimo
arrossisce salta da un piede all’altro e balbetta un pò
scordo sempre che questi ‘omoni’ sono rinchiusi in cella 23 ore al giorno
e ovviamente sono vulnerabili come non mai
chi non lo sarebbe?
ha origini italiane come frank sinatra
sembra contento di essere qui
ma sembra prendere le misure su
di chi si può fidare
con le mie maniere assertive (leggi =nazi)
convinco Kei ad esibirsi
so che muore dalla voglia di cantare butterflies di MJ
vado al piano metto un beat e suono i sofisticati accordi del brano
comincia a cantare e dopo il primo ritornello
dato che esita a cantare la seconda strofa
incerto sulle parole che non sembra ricordare..
il tipo rasta mi fa un cenno di continuare a suonare
e si lancia in un rap con accento giamaicano che sta a pennello sul pezzo!
siamo tutti in visibilio
dopo un paio di strofe Kei sembra ricordare la strofa quindi riattacca a cantare
io mi trasformo nella sua background vocalist e gli faccio le armonizzazioni
siamo in modalità jam session
mi diverto come una matta!
alla fine della sessione
Leo si mette la mia tastiera sotto il braccio destro
nella mano sinistra stringe la bustina con il pedale e i cavi
gli faccio
-questa tastiera è stata con me per quasi 10 anni
ci ho fatto belle cose e la musica mi ha salvato la vita in diverse occasioni
trattala bene!!
mi sorride e mi sembra ancora più piccolo
e io ancora più fortunata
il rasta mi attacca un bottone
anche lui dice di essere lì per una sciocchezza
ha gonfiato un tipo ma ‘solo perchè se lo meritava’
dice che gli ‘aveva preso la donna’
molti dei detenuti sembrano non realizzare il motivo per cui sono dentro
minimizzano il crimine o non lo accettano o considerano ingiusta la pena
dalla prox settimana una novità
è appena stato messo dentro un rapper famoso
ha 340K followers
e ha fatto anche cinema
la mia capa è molto eccitata all’idea
‘sembra un così bravo ragazzo!’ dice con quel suo piglio naif
la prima cosa che faccio è andare a leggere un suo testo a caso
la prima frase che mi capita sott’occhio è
-sparerò a tua moglie e al bambino che porta in pancia-
quindi non riesco a condividere la gioia di Emily
anzi sono un pò preoccupata che il suo arrivo
smuova l’equilibrio che abbiamo creato
il tizio è un ragazzo nero in forma
all’apice della sua fama
che ha fatto i soldi con la musica
famoso per i suoi testi taglienti e aggressivi
colto e apprezzato nella scena hip hop anzi dovrei dire
scena ‘grime’ il rap inglese
ma qual’è il nostro ruolo?
facciamo musica soltanto o la musica è parte di un percorso riabilitativo?
regole per i testi o libertà assoluta di espressione?
lasciate un commento se avete un’opinione
o scrivete un rap se avete la musicalità di un termosifone
(londra 14.11.2025)

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