torno in prigione dopo tre mesi
mi sono mancati i miei delinquentelli
la prima cosa che mi viene incontro
appena si aprono le sbarre
è l’odore
non riuscirei mai a descriverlo propriamente perchè non somiglia a null’altro
quindi non potrei dire
odora di fumo
odora di urina e fumo
odora di urina fumo e sudore
odora di sconfitta
ecc..
non posso dire che sia un odore gradevole
ma nemmeno sgradevole
è l’odore di quella prigione
oggi c’è un sole sfacciato
e forse è questo che rende tutto più allegro
per quanto possibile
la mia capa mi avverte che ci saranno nuovi detenuti
oltre ai soliti e regolari
e tra i nuovi ce ne saranno un paio da tener sott’occhio
e con personalità difficili e tend
enzialmente dominanti
-beh
dico io con un approccio finto disinvolto
-ci sarà una guardia a tenerli ‘sott’occhio’ no?
-eh no purtroppo
risponde la mia capa Emily con faccia rassegnata ma serena
bene
mi dico io
meno male che oggi indosso la felpa con la scritta
-TROUBLEMAKER-
oggi siamo un team di quattro donne:
la mia capa
un’altra cantante lirica come lei (svizzera)
un’assistente non musicista ex avvocato sui 70
io
la stanza è grande e ha molte finestre con le sbarre
io sistemo la tastiera e gli spartiti
la mia capa sistema i biscotti e i succhi di frutta per il break
sulla lavagna enorme ci sono ancora le parole di un riscaldamento vocale che ho insegnato mesi fa
il testo è ispirato dal ciclo della vita ed è pensato per motivare e ispirare
le parole che avevo scritto non solo non sono state cancellate
ma qualcuno ha avuto l’idea di aggiungere nuovo testo
I’ll crawl
then I’ll walk
then I’ll jog
and I’ll run
and I’ll face my addictions
and I’ll be strong enough
and I won’t give up trying
…..
piano piano cominciano ad arrivare i nuovi detenuti
entrano come sempre un pò educati svogliati annoiati curiosi
strascicano i piedi sbadigliano fumano la sigaretta elettronica
uno nuovo sembra molto socievole
mezzo inglese mezzo irlandese
bianco robusto e rasato
e scopro che è proprio quello da tenere sott’occhio
mi sta per dare la mano ma la rifiuto
(sono vulnerabile a causa del long covid)
ma lui se la lega al dito
mi chiede di dove sono e approfitta per dirmi che la chiesa d’inghilterra
lo odia
poi mi confessa anche di essere venuto perchè non vuole mandar sprecato il suo
‘gift’
cioè il canto
e che tutto il suo canto sarà ispirato e dedicato a Dio
good for you
cominciano ad arrivare gli altri
quelli con cui già ho lavorato
mi accolgono con un gran sorriso e greetings affettuosi
il gigante Red mi saluta con il gomito
(ha sostituito il saluto con pugno verticale prima dei casi di scabbia)
e mi chiede come sta mia madre
mi sembra fatto
ma meno della volta precedente
ci mettiamo seduti in cerchio
la mia capa Emily chiede i feedback sulla performance della settimana precedente
i nuovi sono più timidi
ma i più regolari rompono il ghiaccio
comincia la rock star Tom
è più pallido della morte e ha una linea strana in mezzo al labbro
per tutta la sessione penso sia un rigolo di sangue seccato
ma è un piercing
Tom era il cantante di una band famosa a livello internazionale
e poi è stato accusato di vari crimini a sfondo sessuale
ed eccolo qui
il giudice lo ha descritto ‘molto attraente e in forma’
a me sembra un vampiro e mi fa anche una certa pena
sicuramente ha vari disturbi di natura psichiatrica
e non capisce nemmeno il perchè si trovi in prigione
quando canta o suona
mi guarda subito dopo per vedere se approvo o applaudo
è un insicuro e a me sembra gay
ecco perchè ho trovato strani i suoi crimini sulle donne
anzi non poi così strani
come con i cani
dalle personalità ‘sottone’ (se non siete di roma e non capite la parola non so come spiegarvela)
più non li sopporto e più mi vengono a cercare
anche Tom ha quella personalità lì: cerca sempre la mia approvazione
e non la trova
dopo Emily l’altra cantante prende in mano la direzione
fa dei giochi ritmici con body percussion
e sono tutti abbastanza negati
tocca a me
prima di iniziare chiedo al violinista albanese-londinese di smettere di fare vaping
(sigarette elettroniche)
chiedo a tutti ‘please stand up’
(e qualcuno attacca il pezzo di eminem)
uno solo nuovo e sui vent’anni rimane seduto
potrei lasciar correre ma non voglio
rompo il cerchio
mi dirigo con passo militaresco verso il poveretto
e gli ripeto: please stand up
lui con fare provocatorio mi dice:
-I can’t Miss
-why not?
-my knees hurt
e cerca gli altri compagni con gli occhi in cerca di complicità
ma gli altri compagni guardano me
e vedono anche che non retrocedo affatto
lo continuo a guardare molto calma e aspettare che si alzi
ad un certo punto Red che gli sta accanto
gli fa:
-mate.. stand up
della serie: damme retta alzati!
lo fa di malavoglia
e io ritorno al mio posto nel centro
come prima cosa si beccano la mia domanda
‘Why do we sing?’
(perchè si canta?)
Tom risponde per primo facendo il maschio alpha che non è
-per fare i soldi!
gli altri cominciano a sciogliersi e si crea un bel cerchio di idee e opinioni
io ricordo che lessi da qualche parte che la scienza non è riuscita ancora a dare una spiegazione a queste due cose
il canto e le lacrime
poi condivido un ragionamento che ho fatto di recente
ci sono due tipi di cantanti
quelli che usano la voce come -scopo-
e quelli che la usano come -mezzo-
chi lavora tutta la vita per avere un bel suono un’intonatura perfetta e un belt da sogno
e chi ha come scopo far arrivare un messaggio e quindi usa la voce come strumento per farlo
‘voi quale siete?’
si apre un bel dibattito e la mia capa dice
-mi sa che io sono la prima categoria ..
e quasi si sente da meno
soddisfatta del dibattito organizzo un riscaldamento vocale con ritmica annessa e testo complicato
aia aia aia aia oooooooo
aia aia aia aia oooooooo
poi insegno Imela in dialetto Ebu
è un pezzo nigeriano di tradizione cristiana
vuol dire: grazie
premetto:
so che molti di voi sono cantanti bravi
ma a me non interessa
in questo pezzo voglio sentire il messaggio
voglio le vostre voci essere schiavi del messagio
CHIAROOOO!?
i detenuti per qualche ragione mi rispettano
sarà paura di essere riportati in cella
sarà che sono annoiati dalle 23 ore chiusi in una cella di 3 mq
sarà che le mie maniere non-british suscitano un certo terrore
sarà che la mia felpa ‘troublemaker’ suggerisce un tratto reale della mia persona
Imela imela oika ka onyekeruwa
Imela imela ezemoh
Tom fa una piccola lamentela
-la tonalità andrebbe abbassata però…
-tu canta come ti dico io!
ma dopo un pò mi accorgo che lui sta cantando alla mia stessa altezza
invece che cantare un’ottava sotto
come fanno gli altri
my bad
avrei dovuto accorgermene prima
il pezzo è un successone!!
hanno imparato al volo le parole e le sentono dentro
nonostante siano in una lingua che non conoscono
ma qui tutto avviene o lentissimo o velocissimo
Red quando tutti smettono di cantare
fa un assolo
canta tutto il ritornello in perfetto Ebu!
dovrei fermarlo ma non me la sento
perchè la sua voce è angelica
alla fine della mia sessione
il ragazzo nuovo con la stampella zoppica verso di me
nero di età incerta e con un quaderno dove fà schizzi durante tutta la lezione
ha gli occhi dolci
gli è piaciuto moltissimo l’introduzione che ho fatto
e quando ho cominciato a cantare Imela e poi gliel’ho insegnata
gli sono venute le lacrime agli occhi
-spero che siamo riusciti a fare quello che ci chiedevi
ecco ora sono io a trattenere le lacrime
porca miseria
le guardie li vengono a riprenderseli
se ne vanno come sempre un pò sorridenti chiacchieroni pimpanti voci alte
ringraziano chiamandoci o per nome o ‘miss’
le sbarre si chiudono
noi fuori loro dentro
noi innocenti loro colpevoli
ma per un paio d’ore siamo stati tutti colpevoli
o tutti innocenti
(londra 2.4.2025)