TRANSLATE MY BLOG TO YOUR LANGUAGE!!

15/04/25

la musica dentro: 'perchè cantiamo?’



torno in prigione dopo tre mesi 


mi sono mancati i miei delinquentelli


la prima cosa che mi viene incontro

appena si aprono le sbarre

è l’odore

non riuscirei mai a descriverlo propriamente perchè non somiglia a null’altro

quindi non potrei dire

odora di fumo

odora di urina e fumo

odora di urina fumo e sudore

odora di sconfitta

ecc..


non posso dire che sia un odore gradevole 

ma nemmeno sgradevole

è l’odore di quella prigione


oggi c’è un sole sfacciato

e forse è questo che rende tutto più allegro

per quanto possibile

la mia capa mi avverte che ci saranno nuovi detenuti

oltre ai soliti e regolari

e tra i nuovi ce ne saranno un paio da tener sott’occhio

e con personalità difficili e tend
enzialmente dominanti


-beh

dico io con un approccio finto disinvolto

-ci sarà una guardia a tenerli ‘sott’occhio’ no?

-eh no purtroppo 

risponde la mia capa Emily con faccia rassegnata ma serena 


bene

mi dico io

meno male che oggi indosso la felpa con la scritta

-TROUBLEMAKER-


oggi siamo un team di quattro donne:

la mia capa

un’altra cantante lirica come lei (svizzera)

un’assistente non musicista ex avvocato sui 70

io


la stanza è grande e ha molte finestre con le sbarre

io sistemo la tastiera e gli spartiti

la mia capa sistema i biscotti e i succhi di frutta per il break

sulla lavagna enorme ci sono ancora le parole di un riscaldamento vocale che ho insegnato mesi fa

il testo è ispirato dal ciclo della vita ed è pensato per motivare e ispirare 

le parole che avevo scritto non solo non sono state cancellate 

ma qualcuno ha avuto l’idea di aggiungere nuovo testo 


I’ll crawl 

then I’ll walk 

then I’ll jog 

and I’ll run 


and I’ll face my addictions 

and I’ll be strong enough 

and I won’t give up trying

…..


piano piano cominciano ad arrivare i nuovi detenuti

entrano come sempre un pò educati svogliati annoiati curiosi

strascicano i piedi sbadigliano fumano la sigaretta elettronica

uno nuovo sembra molto socievole

mezzo inglese mezzo irlandese

bianco robusto e rasato

e scopro che è proprio quello da tenere sott’occhio

mi sta per dare la mano ma la rifiuto 

(sono vulnerabile a causa del long covid)

ma lui se la lega al dito

mi chiede di dove sono e approfitta per dirmi che la chiesa d’inghilterra 

lo odia

poi mi confessa anche di essere venuto perchè non vuole mandar sprecato il suo 

‘gift’

cioè il canto 

e che tutto il suo canto sarà ispirato e dedicato a Dio


good for you


cominciano ad arrivare gli altri 

quelli con cui già ho lavorato

mi accolgono con un gran sorriso e greetings affettuosi

il gigante Red mi saluta con il gomito 

(ha sostituito il saluto con pugno verticale prima dei casi di scabbia)

e mi chiede come sta mia madre 


mi sembra fatto

ma meno della volta precedente 

ci mettiamo seduti in cerchio

la mia capa Emily chiede i feedback sulla performance della settimana precedente 

i nuovi sono più timidi

ma i più regolari rompono il ghiaccio 

comincia la rock star Tom

è più pallido della morte e ha una linea strana in mezzo al labbro

per tutta la sessione penso sia un rigolo di sangue seccato

ma è un piercing 


Tom era il cantante di una band famosa a livello internazionale

e poi è stato accusato di vari crimini a sfondo sessuale

ed eccolo qui

il giudice lo ha descritto ‘molto attraente e in forma’

a me sembra un vampiro e mi fa anche una certa pena

sicuramente ha vari disturbi di natura psichiatrica 

e non capisce nemmeno il perchè si trovi in prigione 


quando canta o suona 

mi guarda subito dopo per vedere se approvo o applaudo

è un insicuro e a me sembra gay

ecco perchè ho trovato strani i suoi crimini sulle donne 

anzi non poi così strani


come con i cani

dalle personalità ‘sottone’ (se non siete di roma e non capite la parola non so come spiegarvela)

più non li sopporto e più mi vengono a cercare

anche Tom ha quella personalità lì: cerca sempre la mia approvazione

e non la trova


dopo Emily l’altra cantante prende in mano la direzione

fa dei giochi ritmici con body percussion 

e sono tutti abbastanza negati


tocca a me

prima di iniziare chiedo al violinista albanese-londinese di smettere di fare vaping

(sigarette elettroniche)

chiedo a tutti ‘please stand up’

(e qualcuno attacca il pezzo di eminem)

uno solo nuovo e sui vent’anni rimane seduto 

potrei lasciar correre ma non voglio 

rompo il cerchio 

mi dirigo con passo militaresco verso il poveretto 

e gli ripeto: please stand up 

lui con fare provocatorio mi dice:

-I can’t Miss

-why not?

-my knees hurt 

e cerca gli altri compagni con gli occhi in cerca di complicità 

ma gli altri compagni guardano me 

e vedono anche che non retrocedo affatto 

lo continuo a guardare molto calma e aspettare che si alzi

ad un certo punto Red che gli sta accanto 

gli fa:

-mate.. stand up

della serie: damme retta alzati!


lo fa di malavoglia

e io ritorno al mio posto nel centro


come prima cosa si beccano la mia domanda


‘Why do we sing?’


(perchè si canta?)


Tom risponde per primo facendo il maschio alpha che non è

-per fare i soldi!


gli altri cominciano a sciogliersi e si crea un bel cerchio di idee e opinioni 

io ricordo che lessi da qualche parte che la scienza non è riuscita ancora a dare una spiegazione a queste due cose

il canto e le lacrime 


poi condivido un ragionamento che ho fatto di recente 

ci sono due tipi di cantanti

quelli che usano la voce come -scopo- 

e quelli che la usano come -mezzo-


chi lavora tutta la vita per avere un bel suono un’intonatura perfetta e un belt da sogno

e chi ha come scopo far arrivare un messaggio e quindi usa la voce come strumento per farlo


‘voi quale siete?’


si apre un bel dibattito e la mia capa dice

-mi sa che io sono la prima categoria ..

e quasi si sente da meno


soddisfatta del dibattito organizzo un riscaldamento vocale con ritmica annessa e testo complicato


aia aia aia aia oooooooo

aia aia aia aia oooooooo


poi insegno Imela in dialetto Ebu

è un pezzo nigeriano di tradizione cristiana 

vuol dire: grazie 


premetto:

so che molti di voi sono cantanti bravi 

ma a me non interessa

in questo pezzo voglio sentire il messaggio 

voglio le vostre voci essere schiavi del messagio 

CHIAROOOO!?


i detenuti per qualche ragione mi rispettano

sarà paura di essere riportati in cella

sarà che sono annoiati dalle 23 ore chiusi in una cella di 3 mq

sarà che le mie maniere non-british suscitano un certo terrore

sarà che la mia felpa ‘troublemaker’ suggerisce un tratto reale della mia persona


Imela imela oika ka onyekeruwa

Imela imela ezemoh 


Tom fa una piccola lamentela 

-la tonalità andrebbe abbassata però…

-tu canta come ti dico io!


ma dopo un pò mi accorgo che lui sta cantando alla mia stessa altezza

invece che cantare un’ottava sotto 

come fanno gli altri

my bad

avrei dovuto accorgermene prima


il pezzo è un successone!!

hanno imparato al volo le parole e le sentono dentro

nonostante siano in una lingua che non conoscono

ma qui tutto avviene o lentissimo o velocissimo


Red quando tutti smettono di cantare 

fa un assolo

canta tutto il ritornello in perfetto Ebu!

dovrei fermarlo ma non me la sento 

perchè la sua voce è angelica 



alla fine della mia sessione 

il ragazzo nuovo con la stampella zoppica verso di me

nero di età incerta e con un quaderno dove fà schizzi durante tutta la lezione 

ha gli occhi dolci

gli è piaciuto moltissimo l’introduzione che ho fatto 

e quando ho cominciato a cantare Imela e poi gliel’ho insegnata

gli sono venute le lacrime agli occhi

-spero che siamo riusciti a fare quello che ci chiedevi 


ecco ora sono io a trattenere le lacrime 

porca miseria 

le guardie li vengono a riprenderseli

se ne vanno come sempre un pò sorridenti chiacchieroni pimpanti voci alte 

ringraziano chiamandoci o per nome o ‘miss’ 


le sbarre si chiudono 

noi fuori loro dentro 

noi innocenti loro colpevoli

ma per un paio d’ore siamo stati tutti colpevoli

o tutti innocenti




(londra 2.4.2025)