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18/01/25

la musica dentro: il natale dietro le sbarre

 


 il natale dietro le sbarre



oggi è già natale in prigione 

il piano prevede una prova generale e poi il concerto 

lo spazio è la gigantesca cappella

con finestre enormi di vetrate colorate 

ovviamente con sbarre annesse

siamo cinque musicisti 

una decina di detenuti che partecipano come performer

il pubblico: visitatori e detenuti siedono uno accanto all’altro


non avendo nulla di festivo

come richiesto nell’email di lavoro 

faccio appello al last minute … e stacco due palline argentate dal mio albero di natale e li infilo nei miei cerchi

ecco che ho due meravigliosi orecchini di natale senza minimo sforzo

poi dice a che serve l’ADHD


nella cappella della prigione 

impera un gigantesco albero vero tutto incordato e sdraiato a terra 

mentre facciamo le prove alcuni dei detenuti insieme ai cappellani

cominciano a decorare l’albero


-you’re alright miss? long time no see


torno in prigione dopo un mese di assenza 

e molti mi chiedono se va tutto bene


la scaletta è bella carica 

a me sono stati assegnati due pezzi molto diversi tra loro

quindi farò 

fallin di alicia keys e 

o bella ciao


mentre aspettiamo l’arrivo del pubblico

chiacchiero con la bellissima collega dalla chioma rossa e dal nome di un fumetto anni 80

osserviamo un tizio vestito bene in giacca e cravatta 

si avvicina alla chitarra di uno dei detenuti 

Tom

(al quale è stata donata una nuova chitarra visto che si era lamentato della precedente…)

e la comincia a strimpellare 

io e la collega commentiamo 

-beh come si permette di toccare uno strumento non suo… è completamente fuori luogo… ecc

solo che lei è inglese

io italiana 


quindi dico 

-se si avvicina anche alla tastiera mi alzo 


il tizio ben vestito infatti si dirige con passo sicuro verso la tastiera

mentre io mi alzo e mi dirigo con altrettanto passo sicuro verso di lui


rispolvero mentalmente le mie abilità passivo-aggressive acquisite nel regno unito

ma aggiungo un pizzico di -ghetto- style 

e con un sorriso falso e cortese lo indirizzo


-excuse me are you a musician?


il tizio è fastidiosamente molto cordiale e mi risponde che strimpella per diletto

e io odiosa e acida continuo

-se il proprietario della chitarra la vedesse toccarla così le farebbe passare un brutto quarto d’ora… 

purtroppo il tizio ben vestito mi risponde

-ah si Tom! sono io che gli ho procurato la chitarra… sono il direttore della prigione


…….


faccio il moon walk per uscire dalla situazione mentre più di 30 volte dico

I’m so so so so sorry…


mi accorgo che non sono sicura di come si dice in inglese: 

-grezza

-gaffe

-figura di merda


Red 

il gigante dal dente e talento d’oro

fa un rap su O bella ciao e mi cita nel rap azzeccando la pronuncia del mio nome 

il violinista fa un duetto con la violinista del nostro team 

siamo tutti a bocca aperta

la lacrima è in agguato


io suono fallin’ e poi O bella ciao

non vedo il collegamento tra le due ma la mia capa si


ricordiamo il collega scomparso 

con un video che immortala la sua fenomenale performance

‘Nessun dorma nell’ala A

il buffet è ricco e pessimo 

i detenuti tutti emozionati

alcuni di loro premiati

io scossa da troppe emozioni e dalla cronic fatigue

me ne torno a casa in taxi come carmen consoli

confusa e felice



(10.12.2024 londra)

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