tira
die- stupendo docufilm sugli abitanti delle baraccopoli nell’argentina degli anni ‘60
tre
individui in sala
uno
sono io
uno
sei tu
uno
è la maschera
è
molto tempo che non stiamo insieme
poi
così vicini ancora di più
l’emozione
sembra rubarmi il fiato
ecco
di nuovo quel vecchio odore familiare
odore
della tua camicia appena lavata misto all’odore della tua pelle intrisa di fumo
mi
è sempre piaciuto
il
film è bello e drammatico
anche
tu del resto
lo
sei sempre stato
l’averti
così vicino riesce a distrarmi dalla potenza delle immagini
immagini
di bambini che non hanno niente
la
povertà regala loro
gambe
più veloci
menti
più scaltre
piedi
più neri
occhi
più seri
nel
buio
ad
un tratto
sposti
il braccio dietro alle mie spalle
mi
prendi una ciocca di capelli tra le dita
avvicini
lentamente il tuo viso al mio
scansi
i miei capelli
attendo
immobile la tua mossa
immagino
che tu stia per sussurrarmi all’orecchio:
..sei
bellissima
..ti
voglio bene
..che
emozione essere qui con te
e
invece mi chiedi sottovoce:
hai
pagato il bollo della macchina?
(roma 16.5.2013)