posso fare molte cose
ma non posso fare proprio tutto
ho rigato due macchine in una settimana
il torto tutto mio
sono stressata distratta imbambolata
giustificata
chi si occupa mi chiedo però
delle condizioni psicologiche del
guidatore del macellaio delle persone?
non esistono solo il traffico
il bollo
i vigili
il cid
il led
lo stop
il beh?
il pin
il puk
il tag
il poke
l’app
ci sarebbe anche il sé
veramente
le vittime della mia insofferenza e
della mia incapacità di dare spazio al ritardo
mi tampinano
ma io non posso non ce la faccio non
sono in grado
per questo mi rivolgo a te
non sarebbe giusto
l’orgoglio si gira dall’altra parte per
non vedere
ma va così
in un bar qualsiasi
cosa prendi un caffè un cappuccino un cornetto…?
non posso prendere nulla mi fa male lo
stomaco..
prendo una tea
non parlo
ti affido però un foglio
i nomi delle mie vittime
ci penserai tu una volta tanto
una volta tanto sarai tu a risolvere i
miei casini
non c’è nulla di male
dodici minuti davanti a un tea che non
bevo mai
e a un te che non vedo mai
un che di gigante mi gonfia la gola
non succede niente di nuovo
ma quel che di gigante mi sta già
inondando le palpebre maledizione
vorrei non
ma non
e quindi
mentre l’acqua sgorga dai miei stupidi
occhi
metto su la credibilissima storia della
femmina isterica
nonmipossoancheoccuparedellecosepratiche!!!
dovrei piuttosto dire
che sono in difficoltà
che mi servono tante cose e mi servivi
tu ma non sei mai stato disponibile
ah che ieri sono caduta
mentre spostavo lo stendino con i panni
bagnati
ho fatto un volo e sono finita dentro lo
stendino
sono rimasta per terra a piangere come
una bambina di tre anni o a scelta una vecchia di ottantacinque
che piazzare palizzate richiede lavoro
sudore e malinconia a palate
ma invece
continuo a versare tea
la barista mi ci fa su un commento
non si arrabbi.. su su un bel sorriso….
e io sorrido veramente alla fine
perché so di essere umana e anche se mi
impegno
non posso vincere sempre
come tutti del resto
vabbè
ringrazio deglutisco recupero la mia
espressione dura e la postura del supereroe
e mi avvio verso la mia vita di sempre
lasciandomi alle spalle quel po’ di
sangue del mio sangue
che non ha saputo godersi manco una
goccia del suo unico erede
troppo lontano sguarnito freddo poco
amato
uff
assente
(roma 6.3.2013)
Nessun commento:
Posta un commento