il mio capo Emily ci avverte
e io annuso il delicato profumo di gossip all’inglese
-c’è un tipo nuovo oggi che era tipo una super star
ma non vuole assolutamente essere messo sotto i riflettori
sembra che fosse il cantante della band ‘….’
!!?
ci mettiamo in cerchio
quasi tutti sono abituali
ce ne sono tre quattro nuovi
e il nuovo detenuto
Tom
sta già strimpellando su una chitarra acustica
carnagione bianco latte
occhi azzurri e sbarrati
naso rifatto (male)
capelli scuri un pò brizzolati che tradiscono la non giovanissima età
nonostante il look da adolescente
indossa una canottiera molto scollata davanti e ai lati
che mette in risalto le spalle e braccia muscolose
anelli bracciali collanine
e un’aria da ex modella miliardaria con botox no make up policy e zero amici
devo essere sincera
non mi fa una bella impressione
sembra scollegato dalla realtà
è parecchio agitato se non sotto droghe
in più l’accento scozzese non aiuta
mi siedo accanto a lui
le mie colleghe sono affascinate dalla sua abilità chitarristica
io meno
noto che ha tagli recenti su un braccio
ha l’aria sperduta ma allo stesso tempo arrogante
si vanta di aver fatto parte di una famosa band
non guarda mai negli occhi
-ti lasciano usare la chitarra in cella?
risponde con un sorrisetto amaro azzarderei spocchiosetto se lo conoscessi meglio
-yes but they gave me a crap one… I mean ‘not even a Fender!?’
è entrato da poco
ho l’impressione che il tizio pensi di trovarsi all’Hilton
durante qualche tournè dall’altra parte del globo
invece si sveglierà presto in una delle peggiori prigioni inglesi
e tra poco la qualità della chitarra sarà un inconveniente dei più superabili
in più se continua così
lo gonfieranno per bene
e presto
apprendo che si trova nell’ala F
che accoglie i detenuti vulnerabili per salute mentale o sotto farmaci o in disintossicazione
c’è poi il tipo bengalese dall’aria distinta
Rich
ci tiene a sottolineare che è lì perchè è stato incastrato
la mafia all’interno della sua comunità vuole chiudergli la bocca
ci racconta la storia dei matrimoni halala
molte donne della comunità islamica vengono sfruttate e molestate
complici gli imam
Rich ha provato a dire la sua e a denunciare la situazione che è totalmente ‘hiram’
ma lo hanno fatto finire in prigione
mi scrive su un foglietto un paio di link di documentari della Bbc sui matrimoni halala in uk
e mi chiede di spargere la voce
Amhed invece sta per essere rilasciato
quindi quando tutti ci salutiamo ‘see you next week’
lui ci racconta che non verrà più al laboratorio
è uno dei più rispettosi e entusiasti
non loquace ma sorridente ed educato
ci racconta che avrebbe voluto e dovuto seguire il business del padre
ma ha imboccato una strada diversa
e le sue dipendenze l’hanno prima incasinato e poi fatto finire dentro
è contento di uscire ma avrebbe dovuto e voluto studiare
-cosa?
chiedo io
-beh business probabilmente..ma sai ora ho già 45 anni…
io sono incredula perchè pensavo ne avesse 28..
-non è mai troppo tardi!
ma mi pento immediatamente della frase naif e patronizing che ho appena pronunciato
ma lui più saggio
-eh devo prima mettere a posto la testa
combattere le mie dipendenze
e poi forse il resto
il pub di fronte ci aspetta aimè con ragnatele streghe zucche e vampiri
una coppietta -just married- si tengono per mano ad un tavolo
due drink ormai vuoti
lei ha ancora il velo in testa e lo guarda in estasi
lui la ama da impazzire e si accorge che li sto fotografando
’til death do us part