non è chiaro come
ma partirò dal mio nome
“alesis” dal greco
colei che difende
ne vedrete delle belle
e anche delle tremende
no
non è un blog
è la mia arringa contro il flop
chi mi ferma è spacciato
chi mi segue è visionario
bloccata tra il regno dei morti e dei vivi ho sospesi con i morti e difficoltà con i vivi bloccata tra due paesi in bilico tra due slang se rimango qui perderò l’ottobrata monticiana e gli ultimi anni dei saggi se torno alla città dei nasoni alla vita mia che mai gli racconto più? la mia vita la vita mia ma in parole povere? ricordo quando ancora dicevo - la mia vita quando ancora dormivo mangiavo parlavo cantavo uscivo ragionavo discutevo ma in apnea e sott’acqua ho provato a prendere una boccata d’aria lontano e l’amore inopportuno mi è venuto a scovare per sedurmi sfacciato per menarmi i suoi pugni in testa urlarmi contro la faccia ghiacciarmi i piedi lasciarmi scalza e infreddolita incazzata sul ciglio di una strada di montagna e a picco sull’oceano l’oceano appunto no il meditterraneo l’oceano e la sua immensità tremavo dinnanzi alla natura grande immensa spietata cos’era … lo spleen? non ricordo non ricordo non ricordo nulla tutti i libri gli studi tutto quel che mi hanno insegnato la scuola poi il liceo poi l’università bruciato polverizzato sono come un binario lasciato a metà tra due paesi i lavori interrotti il ferro ormai arrugginito i treni corrono veloci sui binari nuovi e fiammanti qui solo erbaccie e zanzare e a volte un vociare di una cornacchia bloccata tra due città amori affetti paure segreti ricordi morti -roma londra -londra roma e quando si morirà allora lì si saranno cazzi nessuno è felice accanto a me nemmeno io sono felice accanto a me non ho fatto felice la luna non faccio felice il sole che siano le stelle avverse o soltanto stupide parole ? (london 28.8.18)
arrivo all’abbazia di Quarr (figlio di Knorr e fratello di Marrs… ecc..) con i seguenti:
1 bus da caledonian road 1 bus da holborn treno da victoria station traghetto per isola di wight bus di linea dal pazzo costo di £ 2.50
la targa dai caratteri d’oro verso l’abbazia annuncia vocazioni e conversioni
serena ma con il mio doloretto fisso alla spalla sinistra mi accingo a percorrere il mio nuovo sentiero
alla fine del sentiero ecco l’enorme abbazia del 1100 c’è un bel sole alberi e piante dappertutto entro timorosa e in punta di piedi dalla porticina che conduce alla chiesa vuota il silenzio e il fresco mi avvolgono mollo il trolley di macigno che mi trascino dietro per non rovinare la magia e mi siedo forse dovrei pregare
dal nulla appare un monaco alto e magro si inchina muove le labbra dice una preghiera (credo) torna indietro e io (che non conosco ancora le regole) mi avvicino timidamente -cerco Father Nicholas please
sparisce come una lucertola nella crepa del muro torna e annuncia che father Nicholas mi accoglierà dopo il quinto canto della giornata
di lì a poco compaiono i 9 monaci che abitano l’abazzia si dispongono in due file una di fronte all’altra e attaccano i canti gregoriani
io cerco di seguire da un grosso libro rosso ma aimè il gregoriano è ancora tabù per me
dopo il canto escono uno dopo l’altro da una porticina e in silenzio la porticina dopo poco si riapre e appare Father Nicholas sulla 70ina o forse poco più ha una faccia simpatica e anche familiare si mette a sistemare i libri per il canto delle 5 aprendoli alla pagina corrispondente al Vespers così che noi ospiti possiamo seguire
mi fa poi cenno di seguirlo fa l’elegante gesto di portare la mia valigia provo ad insistere che è molto pesante e che non voglio che si stanchi ma lui è determinato: rimane infatti bloccato sul manico non riuscendo ad alzarla nemmeno mi fa: spesso le persone dicono per educazione che la valigia è pesante ma nel tuo caso è vero
gliela tolgo velocemente di mano accennando un sorriso di vergogna mi vergogno di essere così poco benedettina e poco monacale (ma maniacale) da averla riempita di cose effimere e che non servono a nulla tipo
scarpe magliette un push up libri idratanti e scrub gallette di riso pinzette per le sopracciglia
mi mostra l’unica sala dell’abbazia dove è ammesso parlare -chatting room- e mi fa accomodare per un colloquio sono io invece a fare domande a lui
-quando ha avuto la vocazione? -le è consentito lasciare l’abbazia? -è lei a dettare le regole? -posso prenotare una session spirituale individuale? -are you happy? e last but not least
-c’è il wi fi?
F. N. è molto simpatico e si vede che ha fatto di voto di silenzio perchè non se la finisce di chiacchierare ha studiato a londra (che detesta) al king’s college poi si è innamorato dell’isola e di questo posto e ha fatto “domanda”.. mi racconta un pò di storia del posto mi chiede se a londra frequento la chiesa italiana ….
sono incuriosita dai libri della biblioteca che sembra parecchio fornita e vengo a sapere di un curioso episodio capitato di recente uno degli ospiti avrebbe portato (e lasciato) all’abbazia alcuni novelle pornografiche … Nicholas continua: lo ha sicuramente fatto per provare a scioccarci ma non c’è nulla al mondo che possa scioccare un monaco! ne abbiamo sicuramente già sentite di tutti i colori (nel confessionale)
mi fa strada trascinandosi dietro il mio trolley di marmo verso la mia “cella” naturalmente è il numero ONE è deliziosa e essenziale tutto in legno con una foto di cristo sul caminetto un crocefisso sul comodino e un bagno gigante doppio di casa mia a londra sull’ampia scrivania c’è il programma della giornata 7 preghiere al giorno la prima alle 5.30 del mattino ma lui è esonerato da quella del mattino perchè soffre di epilessia e prende farmaci molto pesanti che quindi lo fanno dormire molto
che coincidenza li prendo anche io
colazione alle 7.30 pranzo all’1 cena alle 19
i monaci consumano i loro pasti frugali in un bellissimo e ampio refettorio al quale però io non avrò accesso infatti per me è già apparecchiato in una sala contigua dove consumerò i miei pasti con l’unica altra ospite femminile dell’abbazia
ci rimango male: non sono ammessa perchè non monaco o perchè non uomo? cioè perchè donna??!!!
Father Nicholas prende tempo ed io troppo contenta per lanciarmi in una polemica con un adorabile monaco che vive in povertà e in silenzio
dopo la piacevole passeggiata e chiacchierata all’interno dei giardini dell’abbazia scopro che hanno un “tea shop and farm shop” tavoli nel giardino e un bar/cafè che vende prodotti del loro orto e cider dell’abbazia mi casca l’occhi su delle strane buste trasparenti con piccoli tracioletti marroni F.N. mi consiglia: non mangiare quelli sono il mangiare per i maiali: i bambini li comprano per lanciarglieli
ok ma tutto il resto sembra delizioso e se i pasti al convento sono troppo “humble” una capatina al tea shop non me la toglie nè cristo nè la madonna ops
mi mostra orgoglioso l’orto e i tre alveari di cui si vanta chiarendomi I’m a beekeper
in mezzo ad alberi secolari mi mostra il pollaio si tratta di polli che i monaci hanno comprato da allevamenti spietati e a schiera dove i polli appena compiuti 18 mesi e dopo esser stati usati e maltrattati per le produzioni industriali vengono uccisi il pollaio dei monaci è praticamente una specie di “rehab” per polletti abusati
oltre l’orto dell’abbazia c’è un altro orto curato da disabili e handicappati vengono una volta a settimana a lavorare la terra dato che ‘l’austerity” ha tagliato i fondi per molte attività ricreative
uno spazio immenso lì è dedicato ai maiali poi c’è un piccola mostra dedicata alla storia dell’abbazia un orologio gigante segna e spiega le 7 preghiere quotidiane
c’è anche uno spazio espositivo per artisti locali e artigiani F.N. mi confessa che comprerebbe alcune foto o quel quadro ma non dispone di soldi quindi nulla!
mentre torniamo verso il monastero azzardo di nuovo: -potrebbe darmi la password del wi fi magari? …. fa una faccia di disapprovazione e io mi gioco la carta italianissima della madre: ma la prego… mia madre è molto anziana e preoccupata non posso lasciarla senza notizie!
farà un’eccezione ma non senza disapprovazione
la password
il wi fi è acceso dalle 10.45 alle 7.45 di sera poi basta
alle 5 seguo diligente il canto dei
seguo con interesse le onde delle note e ripenso che una volta a settimana viene un’insegnante di canto (di settant’anni) all’abbazia di Quarr ad insegnare canto ai monaci non deve essere molto brava
entro nello scarno e incantevole cimitero accanto all’abbazia: solo croci in pietra e nomi la gola mi si stringe gli occhi si bagnano ma no: dio non mi avrà sai che novità
certo la cena monacale è stato un affronto il castigo dopo un capriccio
2/3 foglie di insalata scondite (e non c’è traccia di olio o aceto nell’arco di 10 miglia) mele tagliate a fettine con una salsa bianca sospetto maionese una poltiglia tagliata a scaglie che si dà l’aria da formaggio 1 uovo sodo
meno male che ho le mie gallette di riso nascoste in camera
la mattina mi rifaccio però mi sveglio con una fame mortale dopo la colazione monacale scappo dai frugali monaci e trovo rifugio al tea shop di fronte all’abbazia mi servono una colazione che mi rimette al mondo cappuccino gigante scones con crema e marmellata alle fragole certo sono meno vicina a dio ma anche all’omicidio di massa
la giornata scorre tranquilla ho dormito 10 ore di seguito dopo il compline “un’esercitazione quotidiana all’arte di morire” il dormire come una preparazione alla morte con sveglia alle 7.25 giusto in tempo per la colazione alle 7.30
i monaci offrono i “divine service” per ben 7 volte al giorno io ne riesco a seguire 6 e mi sembra già un miracolo
è fantastico il rigore e la dedizione di questi monaci dai capelli bianchi 7 volte al giorno eseguono canti e inni gregoriani come rain or come shine alcuni si cantano seduti altri in piedi altri ancora piegando il solo capo
tutti i divine service hanno protagonisti i canti (gregoriani) su una scrivania nella chiesa sono disposti i libri con la notazione originaria aperti alla pagina del canto corrispondente ma io non riesco a seguire!
dopo un paio d’ore isolata nella mia lettura di cimitero di pianoforti interagisco con un paio di umani nella chatting room c’è un personaggio interessante dall’inglese molto “received pronunciation” father Nicholas ne ha tessuto le lodi descrivendolo come un importante e noto musicista in pensione e direttore di ensemble in un college di oxford
oso interpellarlo fingendo di non sapere del suo passato -ma lei riesce a seguire la notazione gregoriana per caso?
il gentilissimo thomas sparisce nella chiesa e torna con uno dei libroni verdi mi porta nella chatting room e letteralmente mi insegna il canto gregoriano!
la cosa più facile chiarisce per prima cosa è immaginare un’altra linea di pentagramma sopra alle altre e farne così diventare 5 invece che 4 per farl somigliare il pentagramma a quello moderno con cui siamo familiari
ci sono solo due tonalità apparentemente le indicazioni sul pentagramma sono molto scarne canta come un angelo e non mi stupisco che sia un importante direttore musicale ha due fili sottilissimi bianchi che gli entrano nelle orecchie non capisco cosa siano nonostante sia giovane i denti sono quasi completamente mangiati e i restanti sono molto rovinati
il personaggio è notevole sembra che si sia ritirato dalla scena musicale e che ora sia passato da anglicano a cattolico e che sia una specie di predicatore
dopo una mezzora father Nicholas entra nella chatting room nel momento in cui il gentile thomas mi sta insegnando il significato di un’indicazione sul pentagramma gregoriano una lineetta sotto due note che secondo thomas è necessaria come indicazione di dinamica nicholas non è affatto d’accordo sembra ci sia una famosa disputa sull’argomento entrambi sembrano sovraeccitati e pronti a sostenere l’opposta tesi
io sono in brodo di giuggole: padre nicholas e thomas stanno portando valide motivazioni a sostegno delle loro opposte visioni sulla minuscola lineetta al di sotto di due quadratini neri segnati su carta nel VIII secolo li amo
leggo il mio libro per un paio di ore come prevedibile mi riviene fame il pranzo è ricco (rispetto alla cena)
deliziosa zuppa cremosa di patate e qualcos’altro che non riesco a mettere a fuoco una splendida meat pie patate al forno (e sulle patate che je voi dì) fagiolini con una verdurina bianca (sospetto pallida zucchina o simil dell’orto) acqua
blocco padre nicholas nella chatting room -father: I got an idea e lui oh dear… -ho pensato due cose dovremmo avere delle sessions in cui impariamo il canto gregoriano in modo da potervi seguire nei canti durante i servizi non è giusto che le donne siano separate dagli uomini durante i pasti
e lui
non incoraggiamo affatto gli ospiti ad unirsi a noi nei canti non si tratta di cosa è giusto e cosa non lo è: è la regola
discordo dico io ma insisto almeno sul punto 1 lui cede per sfinimento e mi promette che vedrà cosa si può fare
-ah vorrei anche prenotare un incontro individuale spirituale lui prende l’agenda e mi inserisce -domani dopo i vespri alle 5.35? -fatta
cerca di abbandonare la chatting room ma io non ho ancora finito con lui -le volevo ricordare come le avevo anticipato via email che io sarei vegetariana cioè non proprio vegetariana vegetariana.. ma diciamo che preferisco evitare la carne cioè le verdure mi piacciono moltissimo e anche il pesce non lo disdegno… -…. va bene la inserirò nel menu vegetariano -lei è vegetariano? -non è ammesso: i monaci mangiano quel che gli è presentato in tavola
tra alberi secolari e alberi da frutta dalle diverse varietà di pere e mele tra piccoli pappagalli e api suoni di maiali lontani e di polletti abusati ci sono anche io che passeggio leggo respiro osservo mi commuovo penso scrivo lascio andare le spalle prego
ogni giorno c’è qualcuno importante della mia vita qualcuno che è andato via qualcuno che non ho potuto o saputo salutare qualcuno a cui chiedo perdono qualcuno che mi vive tra le dita mentre le muovo sul piano qualcuno che mi ha salvato con le carezze qualcuno che mi esplode nel cuore si a mio modo prego
è sera 8 ho cenato già e atteso al compline mi infilo lentamente nel setoso corpo di mia madre almeno di mia madre alla mia età all’età in cui non era ancora mia madre sono più in carne il pantaloni fanno fatica a raggiungere la vita la vita fa fatica a raggiungere me fanno resistenza sulle coscie i cosidetti lombi non voglio forzare nulla ho il terrore che la delicata seta si apra sotto il gonfiore della mia carne li tiro su dunque molto piano trattengo la pancia il fiato e voilà ecco che vengono su la camicia è all’opposto larga e ariosa scollata con una profonda V sul davanti pigiama non immaginabile per la vita del monastero come forse nemmeno per una notte sensuale come mia madre troppo reale per l’esistenza immateriale troppo elegante per essere di vita reale troppo bella anche solo per fantasticare il suo pigiama è di una tonalità che non azzarderei mai: color crema sottilissime rigoline verticali fanno strada verso le rifiniture a fine tessuto questo fine capo fa unica eccezione nel mio guardaroba pieno di stracci indosso la sua leggiadrìa la immagino giovane bionda magra irragiungibile per i più si sveglia in una casa non ammobiliata del centro non le piace ogni volta che chiude gli occhi e ogni volta che li riapre si chiede avrò un figlio i guai non le corrugano mai la fronte la sua è una bellezza sfacciata quella bellezza che la fa sempre sembrare felice la bellezza che le donne invidiano e che gli uomini sono troppo spaventati per meritare il letto nella mia cella morbido e caldo la seta del pigiama di mamma scivola con nonchalance sulle lenzuola le accarezza sembra avvertirle -qui sta per addormentarsi mia figlia (isola di wight 8.8.18)
din don don din din din din don le campane delle 7.15 mi alzo di scatto con la paura (giustificata) che mi tolgano la colazione se tardo alle 7.29 sono già in sala vorrei andare ad esplorare il porto e dintorni ryde sbrigare un paio di commissioni il tempo è incerto pero e ho scoperto tramite un ospite che mi pende dalle labbra (sulla 65ina) (vado a ruba sulla terza età) che father nicholas va in paese con taxi per dire messa in un convento di clausura alle 9.30 mi presento al taxi anche io sfacciata ma sicura please please please can you give me a lift to ryde? il burbero Nic non risponde imbronciato mi fa cenno di seguirlo e io continuo are you happy I’m joining in? no: I’m NOT happy amo quell’uomo amo quel monaco amo quel monaco di uomo il convento di suore di clausura è un tipico esempio del ‘daje a ride’ nessuno parla anche lì le suore sono separate da un cancello e un muro così che durante la messa noi non possiamo vederle sono molto più intonate dei monaci di Quarr padre nicholas dice la messa per la seconda volta prendo la comunione il corpo di cristo mi fa effetto chissà io a lui mentre cerco di seguire il canto gregoriano provo a scattare dal cellulare (in modalità mute) una foto per il blog la superiora mi vede (non so come) arriva come una saetta e mi ordina di spegnerlo immediatamente e metterlo via le vorrei spiegare che è solo per fare una foto ma mi fulmina all’uscita provo ancora a giustificarmi ma lapidaria mi fa se ha fatto foto per favore le cancelli -of coos sister faccio un giro sul lungo mare il vento nei capelli l’odore del mare l’inghilterra dall’altra parte su per la via principale del paese una musica surreale ma familiare mi investe non riesco a mettere a fuoco da dove arrivi un mix di soul jazz funk un violino suonato divinamente e straziante sulle sue note blues (mai sentito un violino azzardarsi a toccare blue notes) un ragazzo ad un angolo ad occhi chiusi suona il violino su basi musicali scarpe da ginnastica rosso fuoco le basi suonano benissimo nella custodia del violino ha già raccimolato molte sterline il ragazzo è veramente fantastico non ho mai sentito suonare il violino così c’è un sacco di blues ma anche di nu soul in quel modo di improvvisare gli butto dentro tutti gli spicci che ho lui apre gli occhi e sorride mentre suona il pezzo seguente mi fa do you want a coffee? dovrei rifiutare perchè sono in ritiro del silenzio è quasi ora del pranzo al convento mi ricordo di detestare i musicisti dopo 5 tentativi a vuoto indovina da dove vengo poi allunga la mano e si presenta in italiano perfetto - piacere mi chiamo davide si china sulla custodia a terra afferra una manciata di monete le mette in tasca mi offre il caffè con i soldi che gli ho appena messo nella custodia transilvania studiato violino classico 13 anni poi comincia a desiderare di più comincia ad improvvisare poi a scrivere poi… e io penso… si ma quando!!? il tipo sembra avere 25 anni al massimo ha una luce negli occhi molto bella e un talento sfacciato mi sa che sto provando un sentimento che non mi piace invidia ricordo di quando anche io ero così legata alla musica che tutto il resto era in secondo piano mi fa domande molte domande io sono vaga nelle risposte -insomma che cos’è che ti ha allontanato dalla musica -cosa fai all’isola di wight -come mai il ritiro del silenzio ….. dice -you wanna collaborate? è molto sicuro di sè e va subito al punto di tutto mi ricorda il fuoco che avevo anche io dentro per la musica mi manca mi avvilisco mi fa you’re interesting fosse vero io più mi conosco più mi deludo o mi annoio ma non lo dico è ora di tornare da padre nicholas se no chi lo sente il pranzo si svolge dopo il servizio delle 13 in chiesa Sext e dopo la preghiera rigorosamente in latino di fronte alla tavola apparecchiata il pasto è sempre una sorpresa zuppa di patate e forse ortica un involtino gigante fatto di un buon riso speziato avvolto in una specie di cavolo viola (?) fagiolini onnipresenti deliziose patate dolci al forno tutte le verdure hanno un sapore genuino di terra e verdure vengono dall’orto dei monaci apparentemente i condimenti sono contrari all’ordine monastico finora mi sono accontentata del solo sale prodotto rinomato dell’isola di wight unico condimento consentito ma oggi di nascosto padre Nic mi ha portato l’olio d’oliva in un bricchetto dopo la mia richiesta furtiva alla vista dell’olio mi veniva da piangere sottovoce: -father: you’re the best faccio una passeggiata attraverso un viale segreto che parte dalla cappella della meditazione c’è una sbarra che dice -privato- da brava italiana la ignoro in fondo al viale arrivo all’oceano penso a mio padre oggi compie 40 più dei miei mi manca quando passeggio nei boschi mi manca di più leggo ore ed ore sul prato al sole compro il libro di padre luke sull’abbazia di quarr alle 5 vado ai vespri comincio a capire quando stare in piedi quando dovermi sedere quando dovermi inchinare nel dubbio guardo il canadese c’è un cane a cena siede su un tappetino accanto alla padrona nuova ospite donna al tavolo con noi mi è antipatica sono seccata dalla presenza della bestiolina sto pensando a modi gentili ed inglesi per dirle mi fa schifo dover consumare il pasto modesto con l’alito del tuo cane sotto ai piedi ma sto diventando molto british e quindi non dico proprio nulla a cena c’è la solita insalatina dell’orto fresca e molto verace e poi sorpresa sorpresa pizza!! dopo cena vigliaccamente approccio il povero padre Nicholas chiedendogli se i cani sono ammessi in mensa -non sono molto a mio agio con i cani… -I couldn’t care less risponde padre nicholas (non me ne può fregà di meno) - dal momento che quel cane è un ‘assistant dog’ e per legge la padrona lo può portare ovunque gli ospiti del convento stanno aumentando a vista d’occhio nella chatting room c’è un gran caos e una grande varietà di accenti riassumo i personaggi del convento - una donna italiana vestita da suora che importuna padre Nicholas con le richieste più bizzarre uno chef canadese sotto droghe pesanti e coperto di tatuaggi orribili un ex rinomato musicista di oxford e con auricolari auditivi nelle orecchie ed eccentriche scarpe laccate (ultima frase che gli ho sentito dire prima della preghiera serale: non sono provvisto di un codice morale) due amici sulla sessantina con personalità opposte: uno è un sottone e non riesce mai a prendere la parola - l’amico è uomo alfa catalizza le conversazioni non lasciando parlare nessuno julia sembra una suora laica ed è molto loquace nella chatting room ma guai se sente volare una mosca a tavola un signore canadese molto simpatico che mi dà le dritte su dove siamo nei libri gregoriani durante i servizi nuovo arrivo: un cinquantenne con barboncino bianco che non può parlare e scrive su un foglio di carta domande inopportune e troppo straight forward a padre Nic che si spazientisce ogni due minuti nuovo arrivo: un tipo di colore dell’oklaoma ma originario dei caraibi che mi confessa che assomiglio a una sua cara amica di … bratislava trovate l’intruso (isola di wight 8.8.18)
.perdonerò i tuoi peccati .trasformerò acqua in vino .pani in pesci .non avrai alcun dio al di fuori di me
certo sarà anche il figlio di dio ma con spiccati tratti di narcisismo e onnipotenza
oggi ne soffriamo un pò tutti tutti abbiamo almeno un paio di tratti narcisistici facebook o istagram la prova e la cartina tornasole l’individualismo sfrenato e l’interesse al sè sordo e cieco a ogni fonte di distrazione dal sè stesso (l’altro) selfie e status raccontano ossessivamente di un solo limitato e ripetitivo argomento: il sè
che faccia hai oggi? su che spiaggia stai sdraiato? com’è il tuo umore oggi? cosa ti ha fatto arrabbiare? che intolleranze alimentari hai?
se si ha un talento in qualche attività o meglio ancora artistico i tratti narcisistici sono difficilmente evitabili (o nascondibili) e la scusa è validissima: dover pubblicizzare il proprio lavoro
forse per questo non ci facciamo troppo caso quando frasi-episodi di tal genere sono riferite a gesù onnipotente narcisista che altro? probabilmente un manipolatore beninteso nel senso buono del termine figura carismatica e catalizzatrice sapeva come parlare alla gente e sapeva come portare la gente di qualsiasi estrazione sociale o età a sè ai suoi insegnamenti ai suoi miracoli
piuttosto belloccio e consapevole del suo fascino smooth talker a suo agio tra le folle e a suo agio nel parlare pubblicamente di fronte ad una platea (possibilmente adorante) vive in povertà ma predica valori di alta moralità si aspetta che tutti lo seguano
insomma un uomo alfa
in altri aneddoti al contrario dà l’idea di vivere semplicemente sempre un pò nudo o vestito di stracci modesto nel look barba e capelli lunghi magro denutrito scalzo
insomma un hippie o un narcisista covert
padre Nicholas ha accolto un uomo con zaino in spalla e barboncino al guinzaglio è arrivato all’abbazia senza preavviso non ha prenotato e non può parlare father Nicholas è scocciato gli sta cercando dei pantaloni lunghi perchè il visitatore ha soltanto con sè calzoncini corti padre Nic è stressato uno degli ospiti azzarda: -ma nemmeno gesù portava pantaloni lunghi pronta la risposta del guestmaster: -non li portava a quel tempo ma ti assicuro che li porterebbe oggi
me ne muoio di parlare della morte ma non riesco nemmeno a pronunciare la parola morte Nic come previsto mi consiglia di trovare conforto in dio io non oso confessargli che credo all’esistenza di dio più o meno quanto credo all’esistenza di E.T. vorrei parlare di chi ho perso lungo la strada delle persone che non ho salutato e che vorrei stringere ancora una volta del terrore che ho all’idea e al pensiero che le persone che amo se ne andranno insomma roba leggerina ma un pò le parole non vogliono uscire un pò le lacrime cominciano a straziarmi la gola e poi le palpebre un pò Nic attacca un bottone sulla concezione della morte e della morte come tabù nella società occidentale io concordo su tutto devo ammettere fino a che ritorniamo alla solita: -solo Dio può risolvere la tua pena eh allora stiamo a cavallo penso io sconfortata -lei è proprio sicuro che dopo la morte ci sia qualcos’altro a parte vermi e umidità? apprendo dunque che Nic trova gli atei -irrazionali- la loro visione della vita è totalmente infondata e assurda (!!!!) con quali argomentazioni gli atei spiegano la perfezione del corpo umano dell’universo della mente umana delle lacrime? se l’uomo è simile a tutti gli altri animali come si spiegano sentimenti come l’amore o l’odio? l’unica posizione che si sente di rispettare è quella degli agnostici che con il loro dubitare dell’esistenza di dio assumono un ruolo più coerente e più comprensibile rispetto alla magnificenza e perfezione non solo della terra ma dell’uomo stesso mi affretto a dichiarare dunque che io appartengo alla categoria degli agnostici sperando di guadagnarmi un pò di rispetto mi scoccia molto essere atea padre nicholas ha il fuoco negli occhi quando parla di dio e io ho perso quel tipo di fuoco da tempo lunch vegetariano per me hamburger per le altre due ospiti pezzetti dello stesso lanciati di nascosto sotto il tavolo dalla padrona per il suo cane io rimedio zuppa di asparagi zucca e patate e verza lessi un pasticcio strano non identificabile ma contenente legumi acqua delizioso dolce caldo alle mele e cannella santa lucia mi protegga la vista come commentava sempre la mia adorata zia Mausi constatando il mio appetito già in tenera età quello con cui vado più d’accordo è martin l’inglese dalla ‘received pronunciation’ che mi ha insegnato il gregoriano quello che non ha un -moral code- e la cosa grandiosa è che si trova al monastero per diventare monaco un futuro monaco privo di un moral code DEVE essere mio amico il ragazzo del violino mi ha invitato a sentirlo suonare in un festival sul mare combatto l’idea ma poi ne parlo a martin e lui mi dice -vacci ma il violinista mi ha scritto 12 messaggini in meno di 2 minuti chiarendo che mi trova molto ‘lovely’ ma ha una fidanzata e bla bla.. spero io non mi faccia strane idee.. perchè lui insiste così tanto a volermi vedere ecc…. ma la ama… non vuole creare confusioni… quindi meglio che ‘hold back’ i suoi feelings per me… ecc…. -tranquillo: potrei essere tua madre sta di fatto che trascino martin con me per evitare equivoci ma l’isola di wight non è londra prendiamo 2 bus e ci mettiamo non meno di 1 ora e venti a giungere a destinazione all’andata si parla della mia crisi musicale e di vita sul piano alto del bus n. 1 mi ritrovo a confidargli cose molto personali grande feeling ma in effetti è una specie di preacher ha uno studio di registrazione a londra con tipo 24 bassi e 10 chitarre pianoforti e vari eventuali mi chiede se mi va di suonare assieme e provare a metter su un progetto faccio la vaga e manco io so il perchè il palco è sul mare una folla di inglesi coatti e ubriachi mi ricorda le folle di italiani coatti e ubriachi il cantante-chitarrista con cui collabora il mio amico violinista è a dir poco im ba ra zza nte fiorello in confronto sembra keith jarrett meno male che ogni tanto il suono idilliaco del violino tira su il morale agli unici sobri della enorme piazza: io e il moral-less martin riusciamo a stare una mezz’oretta e poi mi viene il terrore di deludere padre nic arrivando tardi per la cena allora rischiaffo martin sul bus e ci facciamo un’altra ora e 20 minuti all’indietro stavolta parliamo della sua esperienza con una narcisista pakistana bellissima martin è molto intelligente e anche molto sensibile scorpione insomma domani va via e tornerà alla sua vita fatta di pochi soldi guadagnati facendo funzioni convive con la perfida pakistana ma sono separati in casa un braccio è completamente tatutato con tatuaggi abbastanza inappropriati per un futuro monaco ha una suora con mani giunte in preghiera ma con tette di fuori l’altro braccio è molto affascinante perchè massacrato da lunghe cicatrici profonde gliene chiedo la ragione molto carinamente mi racconta che è stato homeless per cinque anni vissuto in tenda tentato di ‘deal with the stress’ ci tiene però a precisare non ho fatto uso di droghe sta di fatto che ha tutti i denti marci grande contrasto con il suo perfetto inglese di oxford e le mani da pianista gli lascio un biglietto con il mio numero e poche righe di commiato -you’ll make a good monk (isle of wight 11.8.18)
7.30 sveglia 7.31 doccia 7.32 colazione 8.00 dico goodmorning nella chatting room 9.00 Terce (servizio divino) holy mass 9-1 leggo\scrivo\passeggio\medito\faccio due giri nel cimitero parlando con i morti\importuno ospiti dell’abbazia 1.00 Sext (servizio divino) 1.15 preghiera in latino di fronte al tavolo della mensa 1.30 lunch 2.20 None (servizio divino) 2.45-5 leggo\scrivo\prendo tea o dolcetto al tea farm-tea shop\faccio commissioni\discuto con- contraddico-importuno-stuzzico padre Nicholas nella chatting room\ascolto dispute a tema religioso degli altri ospiti 5.00 Vespers (servizio divino)
sa va sans dir che quando scrivo ‘servizio divino’ non intendo soltanto che mi reco in chiesa ma anche che:
intingo due dita nell’acqua sacra all’entrata e all’uscita e le strofino dietro alle orecchie come fosse chanel n.5 mi inchino di fronte all’altare con fare disinvolto con il rischio di non alzarmi più scelgo il libro corrispondente al servizio celebrato e lo apro al giorno giusto prendo posto in una fila vuota per non sedermi accanto a nessuno mi alzo quando entrano gli 8 monaci mi siedo al penultimo verso del canto mi rialzo alla fine del penultimo verso del canto chino la testa quando i monaci chinano la testa identifico la tonalità dello spartito come mi ha insegnato martin seguo con il dito indice la notazione gregoriana e con l’occhio sinistro il testo in latino con la mano sinistra e l’occhio destro scambio invece il segno di pace gioco al gioco ‘trova il monaco che stona’ (aimè sono sempre più convinta che sia father Nicholas)
mentre scrivo il blog al tea shop un signore siede di fronte al mio tavolo ha un’aria distinta e mangia un insalata di humus si alza per andarsene ma invece mi apostrofa
hai l’aria di qualcuno che sta cercando una parola nell’aria
è esattamente così infatti!! sto cercando di trovare la traduzione migliore per ‘divine office’ per il mio blog il signore è uno scrittore (ah ecco!) ha sui 75 anni e ha girato il mondo quando aveva 57 anni ha pensato che la sua vita era triste senza figli ha trovato una donna più giovane e ci ha fatto 2 figli è felice
il secondo libro che sto divorando è illuminante le mani della madre è il punto di vista di uno psicanalista che racconta del conflitto donna-madre nell’esperienza della maternità la difficoltà di trovare un equilibrio tra le due tendenze naturali tra l’essere soltanto madre madre oppure soltanto donna tralasciando la madre il disequilibrio crea disagi e conflitti ai figli che a seconda di quale aspetto prevalga crescono infatti o con un senso di soffocamento e incapacità di autoaffermarsi (da una madre-coccodrillo) oppure con una sensazione di non esser stati ‘desiderati’ dalla madre (madre narcisistica) è scritto da dio molti i riferimenti a miti greci (Medea)
il buon martin è partito ma mi lascia con un dono: la sala segreta al terzo piano del monastero tra un’asse da stiro una tavola da ping pong tre quattro materassi vecchi accatastati un pianoforte
alle 2.20 faccio sega alle None e salgo le scricchiolanti scale di legno con il senso di colpa che mi attanaglia e la sicurezza che non avrò voglia di suonare
apro il pianoforte poggio le mani senza pregiudizi bianchi e neri sotto le mie carezze sono uguali chiudo gli occhi suono qualcosa che so a memoria canto addirittura ma in falsetto qualcuno apre la porta ma non me ne accorgo nemmeno ah è lo chef flashato che fa capolino e azzarda un - so beautiful… for the record è sotto droghe pesanti
nella chatting room vorrei finalmente scrivere il mio blog in pace ma niente uno degli ospiti molto giovane che sta facendo il tirocinio per diventare prete (al momento è vicario) mi rivolge parola parliamo di musica era un chitarrista classico ma poi ha lasciato mi fa domande dirette quindi mi tocca dire -ero una musicista la conversazione si sposta sulle passioni la fine delle passioni e dalle passioni si sposta alla fede e a tal proposito mi confessa -l’unica cosa che mi risulta veramente difficile è non potermi sposare e avere figli il mio interesse cresce e in un attimo mi ritrovo a chiedere sottovoce -ma voi preti no ma come gestite il discorso ‘sessualità’? very badly al che si alza e si viene a mettere alla poltroncina accanto alla mia con un sorrisetto complice lì capisco che devo abbandonare il laptop e tirar fuori il taccuino dell’analista
ecco la sua travolgente avvolgente nonchè segretissima storia d’amore con Zoe io ho già i pop corn in mano e vedo già il momento in cui lo riporterò fedelmente nel blog sono esaltatissima questo qui è meglio dell’inglese oxfordiano senza moral code è molto giovane sui 40 anni un bel ragazzo (per essere inglese) sembra molto intelligente e molto contrastato naturalmente io sono già sicura che lo riuscirò a convertire all’ateismo e a spedirlo nelle braccia del suo grande amore (ma a me che me ne frega poi?) (ah si dimenticavo: sono pur sempre robin Hood)
parliamo per un’ora tutti i dettagli e i messaggini della sua love story si conoscono a 22 anni lui non è realmente disponibile perchè già sta frequentando la chiesa come seminarista sono innamorati persi ma lei non dice che vorrebbe sposarlo lui parte per il suo seminario e si rincontrano 5 anni dopo si rinnamorano follemente ma c’è sempre la fede tra di loro dopo 7 anni lei si sposa con un altro lo scorge in una chiesa mentre serve una funzione e trova il modo di mandargli una email che lo sconvolge si rincontrano per un caffè lui sente di amarla ancora perdutamente ma ora lei è sposata e ha un figlio cominciano a scriversi sempre più di frequente e la situazione degenera proprio di recente: vanno a letto insieme e lui ne rimane sconvolto ora è lei che pur riconoscendo il forte sentimento che li lega non se la sente di lasciare e distruggere la sua famiglia
alla mia domanda come è stato fare l’amore con lei lui: bellissimo but ….. IT’S WRONG! wrong per chi? chiedo io tra il naif e l’indignato (combatto l’idea di ‘colpa’ cattolica con tutta me stessa) -it’s wrong in front of god è sbagliato perchè lei è sposata e ha due bambini e io sto per diventare prete si ma aggiungo io uscita da un romanzo di goethe -what about LOVE for god’s sake?!
si forma una specie di ‘love corner’ come lo definisco io quando si uniscono alla conversazione altri due ospiti lo chef canadese sotto droghe sintetiche il simpatico signore canadese sposato con la fede al dito steven un giovane canadese di brighton che rifiuta ogni interpretazione elastica della fede cattolica
l’atmosfera si fa bollente sto per avere uno scontro con quest’ultimo il fervente steven entra a gamba tesa nel racconto del futuro prete afflitto dall’amore decretando: la chiesa è molto chiara su ciò che bisogna fare: il matrimonio è per sempre nessuno e niente deve poter distruggerlo io (infervorata): ah pensavo che dio predicasse l’amore pensi che il tuo dio desideri che due persone rimangano in matrimonio anche non amandosi più e anche quando finiscono ad odiarsi? anche quando uno dei due è innamorato di un’altra persona? se è questo il dio al quale rivolgi le tue preghiere…
da love corner si sta velocemente trasformando in uomini e donne
abbasso dunque di colpo il tono della conversazione e cerco di tornare civile con frasi del tipo rispetto la tua posizione ma non la capisco nè la condivido -I appreciate where you’re coming from but I don’t share your thought and your faith il futuro prete si gira verso di me: in effetti io ho parlato dei miei problemi amorosi ma non ti ho chiesto ancora le tue ‘credentials’ ….
le conversazioni con gli altri ospiti sono molto profonde e naturali è bellissimo interagire condividono tutti il comune amore per dio e io? mi continuano a chiedere di me e di Lui io rispondo vaga o non rispondo affatto o dico di essere atea o agnostica o una blogger …..
pranzo divino minestrone di verdure dell’orto sardine patate lessate intere da aprirsi e farcire con scaglie di formaggio servite a parte che si squaglieranno lentamente sopra insalata gigante dell’orto mele cotte dell’orto
mentre siedo sulla panchina al sole finendo il mio libro materno arriva martin e mi dà la tremenda notizia che partirà subito dopo la messa (in cui ha il compito di maneggiare il libro sacro) !!?!?!? non puoi!! non ti ho ancora convertito! … vorrei dirgli ma invece come ti senti? la mia vita è un macello al momento: so soltanto che non sarò un buon prete mi sento libera di essere sincera sei molto ‘extreme’: contempli soltanto due ipotesi per la tua vita o Dio o Zoe non so se è una buona idea scegliere una vita monastica a seguito di una sofferenza d’amore o come alternativa ad una donna just saying…. ci abbracciamo stretti e io vivo il distacco come un piccolo abbandono anche lui a quanto pare perchè ci ripensa e mi abbraccia un’altra volta ma stavolta nell’enfasi mi dà una ginocchiata sullo stinco e inglesemente mi fa are you alright? non ricordo come si dice in inglese: stavo mejo prima (forse: I stayed better before) curiosità: già due uomini nel monastero decidono di prendere i voti a seguito di una cocente delusione amorosa martin vuole diventare monaco ian (questo il suo nome) sarà prete ma si può essere preti o monaci in alternativa o in conseguenza di un amore deludente? dio come una scelta di ripiego? mmmh non la prenderebbe bene …. prima dei Sext scambio due parole con l’ospite nuovo: è l’attore che in game of thrones interpreta La montagna racconta che ha un gatto di nome salvador l’ha chiamato come il pittore dalì per via dei suoi bei baffi all’insù deve andare a riprenderlo all’ospedale ha una malattia al fegato che lo fa diventare tutto giallo forse morirà forse vivrà l’ospedale dei gatti per una settimana costa 800 sterline ha dovuto chiedere un prestito bancario mentire al direttore della sua banca dire che i soldi erano per la prima rata di una macchina altrimenti non glielo avrebbero mai concesso se avesse detto la verità la macchina si il gatto no oggi julia riceve la sua ‘ceremony’ diventa ‘oblato’ dell’ordine benedettino si impegna a vivere cioè secondo le regole del The rule (il libro che detta le basi della vita monastica benedettina) arrivano i suoi due figli con rispettivi consorti a seguito father nicholas mi presenta dicendo e lei è …. molto….. italiana !!!!! dopo la holy mass julia emozionatissima firma il documento che la rende fedele alla Regola dà un piccolo ‘party’ nella saletta dietro la chiesa c’è addirittura del buon vino bianco e anche un prosecco i monaci je danno giù finalmente mi presento con gli altri monaci padre Luke è l’autore del libro che ho appena cominciato sull’abbazia di quarr a deep and subtle joy me lo faccio autografare un altro monaco padre Thomas è bravissimo a leggere durante la messa è l’unico che capisco perfettamente e mi affretto a dirglielo lui racconta che anni prima alcune ragazze di una scuola gli hanno detto che sembra uno dei libri audio che servono ad imparare la lingua inglese e aggiunge - non so se prenderla come un complimento! i monaci sono tutti molto simpatici e bonaccioni passatemi il termine il capoccia della situazione è abbot Perrin francese grandi occhi blu e una grazia innata ringrazio per la favolosa opportunità che mi hanno dato e lui si informa della mia vita gli racconto cosa faccio e cosa avrei voluto fare sapendo che sa di che parlo lui suona l’organo ed è l’esperto del gregoriano ha insegnato agli altri la lettura della notazione gregoriana l’abbot mi presenta un altro ospite dell’abbazia la cui mamma era romana sugli 80\85 anni sarò la prima persona romana che incontra dal ’38 ovviamente si mette a parlarmi in italiano o in quel che lui ricorda essere l’italiano mi assento alla prima pausa con la scusa del vino arriva un ospite appena arrivato padre nicholas lo accoglie con un a ci sei anche tu! il centenario di origine italiana mi spiega quando padre nicholas dà il benvenuto a qualcuno in genere dice cose del tipo ‘oh no!!’ io molto sollevata di saperlo pensavo trattasse male soltanto me perchè sono una donna in chatting room oggi padre nicholas è in forma ha una cultura pazzesca e soprattutto spazia da un campo all’altro stava argomentando con una bambina di 12 anni figlia della nuova arrivata che il romanzo di token da cui è poi stato tratta la trilogia Lord of rings è un allegoria cristiana io sono a bocca aperta padre nicholas che mi spiega il signore degli anelli! -in realtà frodo e gandalf sono figure che incarnano la figura di cristo mentre gollum e aragorn incarnano il diavolo in una delle ultime e più strazianti scene finali frodo è sul bordo del lago di lava e non vuole lasciare andare l’anello ha due forze che lo persuadono aragorn e gandalf l’uno che lo spinge a tenersi l’anello l’altro a sbarazzarsene quando infine frodo lascia andare l’anello rinuncia alla propria vita e muore al pari del cristo per il bene dell’umanità la cena è meno entusiasmante di padre nicholas sulla piattaforma riscaldata scorgo soltanto un piatto di pan carrè tostato e un altro piatto con fagioli in umido that’s all mi chiedo come mai siano uno accanto all’altra e soprattutto dov’è la cena! le altre tre ospiti (due new entry- mamma e figlia) si guardano e alzano le sopracciglia a mò di sorpresa e sottovoce esclamano: beans on toast!!! per loro è un pasto di festa per me una punizione ma mi vendico immediatamente afferro un’arancia in segno di protesta ai fagioli su toast la sbuccio con fare di sfida la bambina inglese mi osserva incuriosita io alzo le sopracciglia come a dire watch me taglio l’arancia a fettine sottili le adagio nel piatto piano un pizzico di sale pizzico di pepe la bambina è sempre più intrigata e chiama la madre con lo sguardo e…. un filo d’olio extra vergine d’oliva la bambina fa un salto sulla sedia la madre chiede sottovoce: what is it? a very fancy ‘orange salad’ con fare disinvolto e anche aristocratico porto alla bocca una fettina di arancia condita mentre le selvaggie inglesi mangiano fagioli in scatola su pane in carrè bruciacchiato inghilterra - italia beans on toast - arancia condita 0 - 4 curiosità: julia ha aggiunto anche del ketchup curiosità n.2: appena le ospiti soddisfatte della loro cena troglodita lasciano il refettorio mi lancio su quel che resta di beans on toast e me ne sparo uno gigante e mica posso cenà co un’insalata de arancia! curiosità n. 3: un nuovo ospite molto giovane e dall’accento pronunciato di porthsmout mi ripete una barzelletta per tre volte prima che io lo capisca che cos’è un italiano con le mani in tasca?. ….. muto (isola di wight 12.8.18)