per
azzardarsi a suonare il jazz
bisogna
essere malati:
se
non si è malati meglio suonare la dance o del buon pop
5
musicisti
portobello
road
impeccabili
virtuosi e affamati di note
ma
aime’
di
buona famiglia
la
preoccupazione più imminente è suonare come si deve il loro strumento
lo
strumento su cui i genitori hanno investito i loro risparmi
perchè
far scontare al pubblico in sala gli anni passati a studiare chiusi in camera?
non
è colpa nostra!
suonano
tutte le note che il padreterno ha messo in terra
perchè?
perchè? perchè?
perchè
è gratis
io
seduta e annoiata accavallo le gambe
dò
una sorsata alla becks ghiacciata
controllo
wazup
forse
dovrei scaccolarmi
cerco
di farmela prendere bene almeno con l’occhio azzurro del contrabbassista
poi
mi chiedo: ma con chi ce l’hanno?
con
nessuno purtroppo
i
musicisti che ti lasciano il segno ce l’hanno sempre con qualcuno
un’infanzia
negata
la
cruda società indifferente o astiosa
bisogno
di soldi
genitori
violenti
donne
che li hanno fatti piangere
sentono
che la vita ha tolto loro qualcosa
la
vita deve loro qualcosa
si
sentono in credito
è
con quel credito che aggrediscono il loro strumento
mordono
le note
maciullano
melodie
ti
fanno saltare sulla sedia
si
fanno meritare il prezzo del biglietto
questi 5 sono attenti al look
tatuaggi
berrettini di traverso e sguardi ammiccanti
sono
attraenti (piu’ o meno...) e lo sanno
questo
è il loro problema
e
anche il mio
visto
che sto qui davanti
costretta
ad ascoltarli e applaudire alla fine di ogni solo
mentre
suonano guardano fuori dalla finestra
non
si degnano di uno sguardo
quando
uno dei 5 fa un solo gli altri guardano altrove
sembra
che aspettino che abbia finito e che finalmente venga il loro turno
se
ne fregano del pubblico
se
ne fregano dei loro colleghi
hei
mates!
dovreste
scoparvelo il vostro pubblico
o
quanto meno dargli un bacetto
invece
questa è una masturbazione
ben
eseguita per carità
ma
pur sempre masturbazione
che
peccato
vabbè
mi tocca andare a cantare adesso
tocca
ricordo a ‘sti pischelli inglesi il perchè
Madonna
già
nel lontano 1986
portava
la maglietta:
italians
do it better
(london 23.10.2015)