inconsapevole protagonista di un libro di
murakami
io
ogni azione
anche la piu’ sciocca e routinaria
acquista peso e significato
nulla è sprecato
certo non ho perso il gatto io
ma manco l’ho ritrovato
mi sveglio bombardata da baci
appassionati
scaricati uno dopo l’altro come se
fossero proiettili di un mitra spietato
sbuffo ma esulto
mi tolgo i tappi dalle orecchie
caffè del giorno prima
+
latte freddo
=
cappuccino freddo
inizio perfetto
struccata
spettinata
pallida
indosso le bat-scarpe e vado a far
jogging nel parchetto dietro casa
la bella notizia è che le nuvole scure minacciano
pioggia
quindi non dovrò faticare molto
le intemperie mi costringeranno aimè a
tornare a casa in quattro e quattr’otto
e invece manco per niente
il meteo mi è ostile
le nuvole tengono e mi tocca sgobbare
addominali
piegamenti
bestemmie
ecco ho finito
niente più mi separa da jane fonda
addominali piatti o piatti di spaghetti?
meno male che posso contare sul secondo
libro della quadrilogia che mi sta togliendo il sonno
-l’amica geniale-
la scrittrice è ignota
si nasconde dietro il nome di elena
ferrante
nessuno sa chi sia veramente
andrò a cercarla alla fine della saga
il problema è che quando finirò anche il
quarto libro
mi toccherà vivere la mia
di vita
ma oggi sono nervosa
il libro non mi calma
nella testa le notizie che appaiono su
yahoo
tra
“come liberarsi dei punti neri”
e
“10 trucchi per sembrare più alte”
c’è anche questa:
per l’interruzione del ramadan i nostri amici estremisti non si sono
fatti mancare nulla
hanno comprato 100 donne siriane
per soddisfare le loro smanie sessuali
alcune pagate 1000 euro
altre cedute loro a mo’ di dono dalle
famiglie
complimenti alle famiglie
in effetti a pensarci bene
unica alternativa percorribile è comprarle le donne
impossibile rimediare delle
donne disposte a scopà con loro
impossibile dare un giudizio intelligente
l’occidente spietato e accecato dalla
smania di ricchezza
l’oriente sempre piu’ simile a game of
thrones
gli estremisti jhadisti come i lannister
finora ero tranquilla
ma poi persino a john snow gli hanno
fatto la festa
è la fine
l’unica è ricorrere a un meta-lupo
il mondo sta bruciando
ma la vecchia aquila mi chiama
fa un caldo bestia e persino gli
impassibili inglesi oggi perdono colpi
dominique dalla camicia hawaiana
passo a ritirare le cinque pinte vuote e mi
fa
-ti ho già detto che hai un buon odore?
e vabbè
l’indiano tenebroso
(segreta passione di gill la signora del
vino rosso che fa la manager musicale)
perde il suo
aplomb dopo il terzo jagermeister e sbotta:
-will you marry me?
e pure lui è andato
chi però mi lascia davvero speechless è
il mio educatissimo landlord
ho mai parlato di noel?
un attraente cinquantaquattr-sessant’enne
irlandese
disponibile elegante e simpatico
mi piace ma:
si siede al bancone e si mette
animatamente a chiacchierare con me e un altro abituè del pub
salvator (detto sal)
sudamericano parrucchiere gay sessantenne con capelli color pantegana bagnata stretti in una coda di cavallo lurida
cagnetti gay e fidanzato schizofrenico a seguito
sal è suo affittuario e mio vicino di
casa
chiacchierano fitto fitto e noel si spara
intanto almeno 6 pinte di guinnes come se fosse limonata
lo so perché tocca a me fargli la
guinness
e servire una guinnes ad un irlandese
credetemi
non è impresa facile
quasi come servire un cappuccino (scuro
senza schiuma al vetro con cacao)
ad alessia piermarini
mi avvicino e faccio l’errore di
domandare
-ma di che parlate così “fitto fitto”…?
noel risponde:
about you ass
è come se nella favola di biancaneve
apparisse da un momento all’altro rocco siffredi
dominque invece opta per un corteggiamento più
velato di un 10 denari
-i tuoi occhi splendono come l’acqua del
mare dale 4 alle 6 del mattino
-mmmh
-e che sorriso che hai … stupendo..
abbagliante…
-mmmh
-e poi hai un ….
sono costretta ad avvicinarmi perché
abbassa di colpo la voce e si copre le labbra come se avesse azzardato troppo
-un...?
faccio io pronta all'insulto
-hai un lungo naso..
non ricordo come si dice “embè” in
inglese ma poi sostituisco il concetto e rispondo inacidita
“so what?”
e lui:
-you know what that means?
- ….
fa con il dito e il pollice
l’inequivocabile gesto internazionale e sussurra
-lots of money
mah
per ora prendo 7 pound l’ora e non sganci
mai nemmeno mezzo centesimo di tip
attacca per fortuna la band del mercoledì
chitarristi
ukuleli
percussionisti
violiniste
folk irlandese e qualche escursione nel
blues
molti hanno il tuo viso
altri sono rubati al capo dei bruti di
got
tutti i musicisti cantano a squarciagola
seduti al tavolo grande di fronte al bar
fiumi di birra e accordi presi al volo
la vecchia aquila invero ha il suo perché
io servo strongbow a manetta e armonizzo
gli sconosciuti canti
dal fondo del mio palato
ti penso
12.7.2015