la
faccia di Miles presto bucherà il vetro
i
suoi occhi taglienti e alterati stanno per scavalcare la cornice del poster
appeso al muro
verrà
verso di me
con
una sola domanda: che cos’è il jazz?
mentre
sul pianoforte sottili dita femminili fanno strage di cuori
gli
arpeggi mi guidano verso un pensiero lontano
tra
i tappi di mille vini e gli aromi di cento liquori
pochi
anni fa sedevo io a quel piano
la
faccia di Miles dietro le mie spalle mi teneva d’occhio minacciosa
una
delle mie prime volte
canto
e suono
che
miracolo
quasi
tutto ad orecchio
non
conosco un accordo
non
saprei dire la tonalità di un pezzo
eppure
c’è un gran silenzio
e
ci sei anche tu quella sera
tu
con l’inseparabile tua compagna (mia madre)
tu
con il tuo respiro affannato ma non così tanto da declinare un mio invito
io
preoccupata di tutto
di
non saper suonare
di
un repertorio noioso
di
non trovare l’ispirazione
di
distrarmi per il sentir parlare
di
aver bevuto troppo
di
non aver bevuto troppo
di
sbagliare gli accordi
di
non rispettare gli accordi
ma
filò invece tutto per il giusto
verso
suonavo
quel che piaceva a me
non
quel che gli altri conoscono
non
quel che gli altri vogliono sentire mentre ammiccano a quello seduto a fianco
tra
il bianco e il nero
quella
sera io flirtavo con i tasti
anzi
no non flirtavo affatto ora che ricordo meglio
mi
fidanzavo in casa ad ogni contatto
le
mie dita incerte trovano l’armonia
le
note giuste
il
senso
trovo
il coraggio a fine concerto
monto
su quel pezzo e ci rimango stabilmente in bilico
quel
pezzo che aveva di me cambiato tutto
sfido
il confronto con i miei irragiungibili precedessori
non
mi importa
giacchè
è il fuoco che mi scorta
nessuno
in tutto il club ne sa nulla
tranne
te
e
ora tocca a me
sono
emozionata e temo il tuo giudizio
ma
stasera la voce il corpo e le dita sono un tutt’uno con la melodia
capisco
finalmente il vero significato di quel testo
-se
queste mie parole non hanno senso
ascolta
bene la melodia
è
lì che si nasconde il mio amore-
tu
stasera brilli d’orgoglio
ricordo
le tue parole a fine concerto
ricordo
di aver lasciato un pezzetto nella tua tasca
il
tuo è qui con me
ancora
lo conservo
A song for you
Leon Russell
(roma 24.4.2014)