11/08/13

e non sai dire il perchè






una luce si accende
dentro il mio pensiero
appannata la vista
ma mente lavora alla grande
metto a fuoco
non cambierà le cose
ma vi pare poco?

ultimamente me lo sono andata a cercare
il blues
appena ne sentivo l’odore
mi ci fiondavo a occhi chiusi
una volta trovato
difficile allontanarsi
difficile decidere di tagliare
difficile persino mettersi un paio di occhiali da sole
finchè c’è il blues
il blues di qualcun altro s’intende
l’inquietudine
è per un po’ messa a tacere
mentre scavo la tua di fossa
non posso scavare la mia
il tuo blues è dunque vitale
il tuo blues mi richiama
il tuo blues sa di sale
il tuo blues
oh il tuo blues
mi è aimè familiare

hei ma io qui
in questo punto preciso della terra
molto tempo fa
non ricordo perché
scavai una buca
sotterrai qualcosa
ora c’è una siepe malmessa e il cane ci piscia sopra
dovrò sradicare la siepe e sgridare il cane
andare indietro nella storia

scavo sudo e parole senza molto senso emergono
dal buio
ecco perchè ci ho messo così tanto a uscire da quel groviglio
ci sto a mio agio
nel fango
il tuo blues
grazieadio mi ha sempre distratto dal mio
il blues
fedele e paziente
qui dentro da sempre
è proprio come dicono

il blues
ti alzi la mattina
ti senti giù
la malinconia si impossessa di te
e non sai dire il perché






(roma 11.8.2013)

08/08/13

e tu dici che sono grassa






io nel microfono urlo le ingiustizie e scompongo armonie
nel microfono amplifico le passioni e quando il microfono non c’è
uso il vento
e tu dici che sono grassa

io mi accollo il peso del mio zaino e anche quello dei tuoi malumori
sorrido chiamo un’amica mi passo lo smalto inforno biscotti innaffio i nostri fiori
e tu dici che sono grassa

scalo montagne ogni domenica mattina
faccio lavatrici stendo panni miei tuoi e dei tuoi figli
conservo ancora mani bianche e morbide come gigli
e tu dici che sono grassa

preparo tartine a più strati stiro tovaglie e gonfio cuscini per la festa
tra gli invitati alcuni privilegiati e moltissimi i perduti
piango solo se sicura di non esser vista
e tu dici che sono grassa

come una gatta graffio e soffio a chi tenta di farti del male
chi ti gira intorno con il veleno da farti bere
io continuo ad amarti tutte le sere
e tu dici che sono grassa

io mischio colori ad olio e creo un colore mai visto prima
tu guardi film porno di nascosto
eccitato da un corpo giovane oleoso e snello
se ho fortuna quel giorno
prenderai il mio corpo e lo userai per scacciare via il tuo inferno

io faccio l’amore ogni volta come fosse l’ultima notte
tra le pieghe delle mie carni ti accucci come un neonato indifeso
tremo di fronte al tuo respiro
dimentico qualsiasi malinteso
ti accolgo dentro sorda cieca e incosciente
e tu dici che sono grassa

io ho subito in silenzio la mutilazione
privata del piacere velocemente ho imparato la lezione
ho subito in silenzio la violenza
privata della libertà lentamente riprendo la mia danza
e tu dici che sono grassa

ho visto bianchi schifarsi del nero e neri schifarsi del bianco
io né nera né bianca
custodisco gelosamente il segreto dell’amore eterno
io porto nella mia enorme pancia il futuro
gli spari le botte i lividi e gli sputi non possono nulla su ciò sento muoversi qui dentro
accarezzo l’idea che vivere dopodomani sarà meno impietoso
ho la nausea e presto so che non sarò più la stessa

e tu dici che sono grassa







(roma 8.8.2013)

06/08/13

felicidad




la luna mi osserva
la luna mi comanda
la luna con il viso stravolto
a volte si trucca a volte fa la matta
ma non noti le mie unghie
l’aria è finalmente fresca
il furore dell’acqua
le onde piene di bottiglie e di storie inquinate
i murales e la mia solita malinconia
la luna gioca a uno due tre stella con un paio di nuvole
ma sì ancora un paio di drink
simile agli altri e differente da tutti
ma non noti le mie unghie
lunghe
quanto tempo che non tocco un tasto
quanto tempo che non tocco una pelle come quella che hai tu
la luna sa
la luna nasconde la verità
la luna illumina gli occhi pieni di buio
la luna sa dove come quando e perché
ma non noti le mie ciglia
mascara e lacrime fanno le mie ciglia
recinto della mia inquietudine
l’inquietudine di un’adolescente chiusa in camera
la luna sbadiglia
il titolo è felicidad ma la prima parola è tristeza
la musica racconta sempre quello che c’è dietro il sole
ma la luna si fuma un sigaro
la luna non commenta
la luna se ne frega
fa il suo lavoro notturno senza fatica
la luna è femmina
è carina soltanto con chi non se la fila









ps.
buffo
ciò che mi spinge a scrivere
è ciò che spinge te a non leggere






(roma 6.8.2013)