31/10/12

-m-





mi è sempre mancato qualcosa con te
mi è sempre mancato qualcosa
mi è sempre mancato
mi è sempre
mi è
mi
m




(roma 31.10.2012)

30/10/12

lo sconto tra i sessi





“lui (appena conosciuto in un negozio di strumenti):
senti ma perché non prendiamo un treno e ce ne andiamo due tre giorni da qualche parte?
….
io: l’idea del treno è carina
ma non con te”

questo è l’approccio più diffuso dell’uomo moderno tra i venti e i quarantacinque
single
abbastanza piacente
annoiato disilluso fortunato (perché ancora non j’hanno menato)
il suo slogan
io fare sesso –spesso- anche adesso-chi c’è c’è per me fa lo stesso-
che bel progresso!!
comunque meglio non lamentarsi troppo dato che
l’alternativa all’approccio sfacciato e superficiale che ho appena citato è
-l’assenza-
infatti
come evidenzia un insigne studio americano del Guaiomini
l’uomo moderno
-non c’è-

riassumo dunque i due più frequenti approcci del maschio odierno
-o si aspetta e ti propone di fare sesso prima ancora di aver condiviso insieme
non dico un paio di carbonare
ma almeno un paio di caffè
-oppure non ti propone proprio un bel nulla
sta tappato in casa dietro ad uno schermo ultrapiatto
è troppo occupato a scrivere status d’amore su facebook diretti ad una donna immaginaria
o ad una donna indisponibile perché sposata o fidanzata o semplicemente non interessata
non si sa qual è peggio e
io a questo punto sono confusa
ma i due sessi
maschi e femmine
non si attraggono da secoli?
non è una legge naturale essere incuriositi l’uno dall’altro? mi sbaglio?
..ti va di andare a mangiare una pizza una sera?
una domanda in disuso e terrificante:
vuoi uscire?
non la sento da anni
chiederete: a che serve uscire con una persona?!
per esempio a questo
filtrare (detto filtrare non “flirtare”) gli interessati dagli interessati soltanto ad interessare
scoprire se è maleducato con i camerieri
se si sbrodola quando mangia il sugo
se ti versa l’acqua o se la fa versare
se chiede la bruschetta senza aglio o magari ordina quelle orribili pizze con gamberetti o cozze
se la conversazione brilla così tanto che ti viene voglia di sapere come bacia
se ti fa ridere
se ti fa deprimere
se ti fa sobbalzare
se ti fa digerire
potresti scoprire che
lavora di notte e dorme di giorno (non c’è futuro a meno che tu non faccia la mignotta)
salva gattini sperduti o aiuta le vecchiette ad attraversare la strada (troppo sensibile te lo magni nell’insalata)
ti viene a prendere con una macchina con più cavalli che cd decenti
ti parla della sua ex (malinconico e indeciso)
ti parla di calcio (vomito)
ti parla di sua madre (viaaaaaa!)
ride alle sue battute e sta serio alle tue (insopportabile)
ride alle tue battute ma le tue non erano battute (s’è fatto tardi..)
ti fa una domanda e dopo un minuto comincia a parlare lui
gli fai una domanda e dopo un minuto continua a parlare lui..

“lui (musicista semi-noto):
ho pensato che io e te dovremmo fare l’amore perché sai
ho sentito molta “energia” l’ultima volta che ci siamo incontrati e penso tu abbia un lato tutto da scopa..scoprire…
io: …a-ah
lui: vieni da me?
io: …beh magari facciamo due passi…ci prendiamo un gelato…
lui: chi paga?
io: beh…non lo so…
lui: vabbè dai facciamo un’altra volta magari….”
….!!!......

davvero questo è quel che resta della irrefrenabile spinta di un essere verso l’altro?
tutto si risolve in un conciso:
-te va de scopà? no? beh ci sentiamo eh…
ma non ci staremo perdendo qualcosa?
non ci staremo perdendo il tempo impiegato (leggete pure: sprecato) davanti al telefono aspettando che squilli
il dubbio lancinante se ci ricambia o no
l’attesa di un primo secondo terzo decimo ventesimo…appuntamento
la preparazione delle scarpe vestiti profumo giusti per uscire con lui/lei?
l’incertezza e la paura della prima volta che ci si sdraia insieme?
tanti decenni per tornare oggi
nel duemilaedodici
agli anni cinquanta
le donne e gli uomini erano separati
gli uomini guardavano le donne dal buco della serratura
nessuno si avvicinava mai veramente
nessuno amava mai veramente

sono triste
spaesata
sono moderna ma in realtà decontestualizzata
eh già
mi manca il confronto
lo scambio
magari anche lo scontro
perché per come siamo messi
mi sa che andiamo presto in contro
alla fine del mondo



(roma 30.10.2012)

26/10/12

non che non sia un no





non ho la brasiliana
e indosso mutande di cotone con la scritta
QUEEN
sul sedere
non mangio insalatine bio-scondite:
non voglio fare la modella
e le buone intenzioni l’ho già tutte tradite 
non prendo aperitivi: io ci canto agli aperitivi
non l’avrei mai detto ma sono felice
non faccio sport e odio la palestra
non me ne frega niente non ho paura degli anni che passano o di rimanere la stessa
non sarò jill scott billie holiday o la civello
ma mi faccio sanguinare le dita quando suono e non ho chiesto soldi a nessuno
per costruire il mio castello
sono sempre indietro su tutto sul lavoro sullo studio figuriamoci sul tempo
ma non mi lamento
e dalla stupidità rifuggo
non fatemi domande perché confesso
a scuola copiavo tutto
non so più niente
mentre
indipendentemente
dalle circostanze
faccio ciò che mi passa per la mente indipendente
sarò impopolare
ma gli intellettuali fratelli servillo
fosse per me potrebbero solo fare il provino per il grande fratello
invece che farceli a peperini con il loro canto e il cinema colto
si danno più arie sti due che de niro
fate qualcosa
che l’arte è in puro declino!

ho già chiarito che mi servirebbe un finanziamento
non un fidanzamento
non ho fiducia nella politica
nella religione nello sport e nella massa
è inutile chiedersi più se si è di sinistra o di destra
corrotti ed ignoranti ci dirigono in tanti
non hanno etica
non hanno la testa
avevano una sola possibilità e l’hanno persa
ora io non chiedo altro
che un cappuccino caldo
non vedo altra soluzione
se non farmi divorare dalle zanzare e sprofondare nel mio piumone
ma non ho sonno
non ho sogni
non ho più segni
cazzo dico?
ho un sonno che casco e pendo
sogno di correre su un prato e dare la mano a quello che chiamano mio padre
ho segni ovunque e li porto come fossero antiche perle tramandate di madre in figlia
non salto da un tetto all’altro
fa troppo caldo
e poi
si
avrò pure perso la verginità
ma dopo l’ho ritrovata
e ora voglio solo perdere la memoria e fare un po’ di jogging nella desolata
realtà
no no e no
amo questa piccola e breve parola
della nostra ricca lingua italiana
gira voce che fu la prima che pronunciai a due anni
prima ancora del famoso -mamma e papà-
già sapevo dire: NO
non dico che non sia un no
e tu che mi scruti con occhio attento
sappi che forse avrai il mio corpo
ma mai le mie adidas
quindi non darti tormento
e soprattutto non lo dare a me
perchè se ci ragioni un momento
chi fa da sé fa sempre per tre



(roma 26.9.2012)