13/10/11

cardio (logia)


molte parole
sogni
sorrisi
tra me e te
tu lì io qui
nella mia casa fresca
dove il sole non batte
tu lì al caldo in un letto bianco
ceni alle sei in punto
cammini in ciabatte tutto il giorno

molte parole
desideri
carezze
sospesi in quel corridoio
dove il caldo ti toglie il fiato
dandoti la scusa per non riuscire a parlare
nascondendo un po’ il dolore

la tua paura la mia insofferenza
le infermiere i soldi il fumo
il tuo cuore instabile
il mio cuore congelato
telefoni ossessivo chiedi l’inchiedibile
ci ripensi ti innervosisci dici frasi senza senso
molte parole
silenzi
baci
soffrono di non poter esser detti
non ora perché no?
è tardi non è così?
scrivi il tuo quaderno
2 pagine al giorno
se hai un po’ di senno
troverai qulacosa di me
dentro di te
come io sento in me
molto di te

molte parole
lacrime
tattiche
per non soffrire troppo
in questa stanza bianca
con un cartello sbilengo
che dice cardio (logia)
e mi ricordo che questa è anche la vita mia
con te
anche se è tutta una follia

(roma 12.09.2011)

speriamo che sia maschio



non è qui il mio posto
tra odore di dopobarba e birra
il mio istinto nascosto
non riesco a dire la mia
ma fa lo stesso

non mi piace quello che vedo
una ragazza nuda sdraiata su un tavolo
ricoperta di delizioso sushi
intorno uomini d’affari che pescano il cibo con le dita
mangiano distratti
come se la ragazza fosse solo uno dei loro piatti



 
tre premi per la pace
tre donne viste riconosciute salvate
tutte le altre invece
svilite umiliate denudate imbrogliate
ridotte a un buco o magari due
qualche regalo basterà a calmare la voglia di essere
rispettate ascoltate amate?
forse no
che fare dunque?
sembra il tempo non sia passato mai
donnaincucinadonnaincintadonnainsilenziodonnainculatadonnainnamoratadiunuomochelamaltratta


ancora adesso
tremo all’idea del sesso
del figlio che nascerà
sarà una femminuccia o un maschio chi lo sa?
torno all’immagine di cui sopra
una bella donna in cucina
bigodini grembiule e un sorriso ad accogliere il suo unico amore
rabbrividisco e so che non è mai cambiato niente
essere donna
un ostacolo
combattere si è rivelato perdente
le urla le morti le violenze
rimasti come armonici dissonanti nell’aria
e adesso ciò che rimane davvero
ed è un pensiero onesto
è che mio figlio
speriamo che sia maschio


(roma 11.09.2011)

09/10/11

il pab


io odio i pab irlandesi
perché devo essere educata e comprensiva e accomodante e interessata alle cazzate di un cocainomane fanatico e che sproloquia di se stesso della sua passione per il costruire vele per cait e per i tipi di insalate da offrire nel suo pub che ha appena aperto e se ne compiace visto che pensa di aver fatto una cosa artistica dopo essersi licenziato da una banca?
perché non apro bocca? aborro la cultura del pab
maschi annoiati che si ritrovano a bere birra (quindi a ruttare) parlare di fica di calcio con lo sfondo di tre quattro schermi che proiettano partite
hmmm che meraviglia ne sentivamo proprio tutti la mancanza di un ennesimo orrendo pab

sono maleducata mi dispiace sono maleducata mi dispiace sono maledu….
sono intollerante mi dispiace sono intollerante mi dispiace…sono…
e meno male
meno male che sento fastidio per le cose brutte per le persone imbecilli per i fanatici per quelli che parlano da soli per quelli che si sentono originali e sono comuni come il nome francesco
cristo
sono incavolata perché sto passando ore fuori da casa mia perché le persone mi vogliono far distrarre mi vogliono far uscire e mi ritrovo a dover sentire gli sproloqui di un pariolino con l’orecchino ma sto togliendo tempo alle seguenti attività

  • fare le scale
  • studiare l’accordo semidiminuito
  • ripassare uno spaghetto con capperi e pancetta
  • buttarmi sul divano coi vafer
  • divorare per la millesima volta il disco illegale di jill scott (c’è sempre qualcosa che non ho notato)
  • farmi rapire da aretha franklin che canta il blues e farci notte
  • litigare al telefono con un’amica
  • farmi una doccia bollente infilarmi il pigiama alle otto e un quarto mentre il brodo bolle sul fuoco
  • scrivere le pagine del mio diario segreto che anche lui non ne può più di me
  • rimuginare sugli ultimi fallimenti sentimentali
  • scrivere mail a case discografiche strafiche che in genere cestinano senza né leggere né rispondere
ma cristo
chiunque sarebbe quantomeno inquieto al pensiero di tante e cotante alternative? o no?
il pabbettaro si gira verso di me aspettando chiaramente un cenno di entusiasmo alla descrizione della sua nuova attività di costruire vele per il cait ma io gelida non accenno a voler collaborare e dico

io non so nemmeno cosa “sia” il caiz

(in genere quando parlo usando il congiuntivo è segno che me sto a incazzà de brutto perché in una situazione normale avrei detto non so cos’ “è” il cait)
e visto che intravedo che è uno sport
con l’occasione chiarisco (in caso fosse rimasto qualcuno che avesse dubbi sulla mia simpatia)
che io odio lo sport e chiunque ne parli in maniera entusiastica
muovere il corpo al solo scopo del benessere dello stesso o peggio ancora dell’estetica dello stesso
è ripugnante indecente immorale
muovere poi il corpo in competizione con altri corpi che si muovono sudati e scattanti
non ne parliamo
è da arresto immediato

si non mi va bene nulla
si sono una presuntuosa
si penso di essere più intelligente della maggior parte della gente
si glielo faccio quasi sempre presente
si mi annoio molto facilmente
si quando mi annoio mi intristisco e divento arrogante
si preferisco stare da sola che insieme ai mbecilli
si divento odiosa se mi metti a un tavolo di persone che di se stessi non conoscono manco la luce figuriamoci l’ombra
si non me ne vergogno
si non mi pento
si la stupidità peggio di una fistola
si mejo che sto a casa


(roma 9.10.2011)